CEBÀ, Ansaldo
Claudio Mutini
Nacque nel 1565 a Genova da famiglia non agiata ma di antica tradizione, e a Genova risiedette praticamente tutta la vita dedicandosi a quegli studi letterari cui si era [...] del C., il quale, di fatto, ripiega anche per siffatti impegni laudativi sul vecchio schema della canzone petrarchesca, ma già nella terza sezione delle Rime (anch'essa sufficientemente individuabile, quella dedicata alle poesie patriottiche) tali ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] prima metà del Quattrocento: Coluccio Salutati, Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini.
Costoro presero alla lettera l’invito petrarchesco a riscoprire i classici, riportando alla luce testi rimasti sconosciuti durante il Medioevo. Salutati riscoprì le ...
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CASTELLANI, Davino
Sergio Marconi
Nato a Lucca verso la metà del sec. XIV, prese viva parte alle vicende della sua città, particolarmente durante il movimentato periodo che va dalla liberazione dal [...] di questi componimenti Lucca sofferente e fiduciosa, in figura di nobile dama incoronata (secondo il celebre modello petrarchesco), implora misericordia e salvezza dall'imperiale maestà. Nella seconda poesia, di carattere satirico, viene messo alla ...
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GIOVANETTI, Marcello
Laura Riccioni
Nato ad Ascoli Piceno nel 1598, dovette iniziare gli studi nella città natale. Dopo gli studi e le prime esperienze poetiche si trasferì a Roma, dove intraprese con [...] , sacri, vari, risulta essere la più completa e definitiva.
Nella metrica le poesie si rifanno per lo più al sonetto petrarchesco e al madrigale, mentre nello stile si attengono con facilità alle forme in voga: abbondanza di figure retoriche, lingua ...
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DELLA GENGA, Eleonora
Rosario Contarino
Secondo G. D. Scevolini fiorì nel sec. XIV, appartenne alla famiglia dei conti Della Genga di Fabriano e fu nipote di Gandolfino.
La cronaca dello Scevolini (Dell'Istoria [...] testimonianza dei codici, propende per il falso, che sarebbe stato fabbricato in età successiva, allorché il linguaggio petrarchesco era stato da tempo assimilato. Senza il conforto di ulteriori prove indiziarie, ma bisognoso di ispessire il suo ...
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ARMANI, Vincenza
Ada Zapperi
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Venezia di famiglia trentina (il D'Ancona la ritiene figlia d'arte, facendola discendere dalla nota famiglia di comici D'Armano).
Cosa [...] e pur semplice, armonica e pacata nel giro grazioso delle sue strofe", che esce fuori dal quadro convenzionale del gusto petrarchesco del tempo. Il Croce, che la commentò finemente, propende per un'attribuzione al Valerini piuttosto che all'Armani ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] alle soluzioni dell'estetica e della scolastica medievali.
Il modello poetico
Segno dell'autorità e dell'imitabilità del modello petrarchesco proposto da Bembo fu il fiorire nel 16° secolo di una nutrita schiera di rimatori. In generale, pur in ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] , Poesia popolare, poesia d'arte, Bari 1933, pp. 479 ss.; G. Toffanin, Petrarchiste del '500, in Annali della cattedra petrarchesca, VIII (1938), pp. 145-49; R. Bainton, B. Ochino, Firenze 1940, passim; G. Toffanin, Il Cinquecento, Milano 1941, pp ...
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GIGLI, Girolamo
Lucinda Spera
Nacque a Siena il 14 ott. 1660 da Giuseppe Nenci e Pietra Fazoni. Nel 1674, alla morte del padre, fu adottato dal prozio materno, privo di eredi, che gli impose il proprio [...] dei personaggi caricaturali da commedia dell'arte e un uso parodistico delle finezze del linguaggio melodrammatico e petrarchesco. Si tratta dunque di commedie sottoposte a una radicale rielaborazione di contenuti e di linguaggio rispetto ai ...
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BARTOLOMEO da Castel Della Pieve (Bartholomeus de Castro Plebis)
Guido Martellotti
Rimatore e grammatico del Trecento, nato in Umbria a Castel della Pieve (ora Città della Pieve), probabilmente nei primi [...] ; contiene il lamento d'essere, già vecchio, esposto ancora alla passione d'amore; si chiude con un sonetto di chiara impronta petrarchesca ("Che debbo far, chi mi dimostra omai"). L'altra, che precede nel codice senza nome d'autore, è quella appunto ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...