COMAZZI (Accomazzo), Giovanni Battista
Fiorenza Vittori
Nacque a Mantova (secondo il Bazzoni, a Casale Monferrato) nel 1654 da famiglia originaria di Casale Monferrato.
Assai scarse sono le notizie [...] e caratterizzato dalla struttura binaria cara al Comazzi. Si tratta di una raccolta di sonetti d'amore ispirati al modello petrarchesco, ad ognuno dei quali è fatto seguire un commento "filosofico". L'opera è misera, sia sul versante poetico, sia per ...
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CALOIRO (Caloira, Caloria), Tommaso
Enrico Pispisa
Nacque a Messina intorno al 1302 (come ha stabilito il suo più attendibile studioso, il Lo Parco) da una famiglia sulla condizione della quale per [...] lirica è troppo poca cosa per poter dare un giudizio sul C., tuttavia sembra che egli, fortemente influenzato dai modi petrarcheschi, avesse una buona anche se non troppo originale vena. Per quante ricerche siano state fatte a più riprese da molti ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] riflessione e i buoni consigli degli amici possano domare il suo animo inquieto. L'ultima traccia del M. nell'epistolario petrarchesco è contenuta nella Var. 15, datata 24 maggio 1371, nella quale Petrarca scrive a Bruni di aver riconosciuto, in una ...
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GARETH (o Garret), Benet (Cariteo, Chariteo)
Angela Asor Rosa
Nato a Barcellona, in Catalogna, intorno al 1450, in patria ricevette una prima educazione classica. Il nome Cariteo o Chariteo (allievo [...] metrica dei sonetti è, come in Petrarca, alquanto variata e, per quanto riguarda le canzoni, 15 su 20 ripetono gli schemi petrarcheschi e delle 5 che non hanno un esatto corrispettivo 2 divergono solo poco dagli schemi del Petrarca. I versi del G ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] , e che prevede comunque due soli sbocchi possibili (oltre a quello più propriamente italiano per l'appunto petrarchesco, quello chiabreresco, greco italianizzato, sia nella versione pindarica, sia in quella anacreontica, che è la più conveniente ...
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CORFINO (Corfini), Lodovico
Davide Conrieri
Nacque a Verona, da Corfino e da Giulia (di casato ignoto), nel 1497 o nel 1498. La sua famiglia era di antica nobiltà veronese, e tradizionalmente dedita [...] mostra di aver presente il magistero del Petrarca. Poche liriche del C. si discostano dalla ripresa di motivi e di toni petrarcheschi: tra queste, il sonetto "Piova sangue, e dal ciel cada ogni stella" (ibid., p. 280), in cui la disperazione amorosa ...
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BELLINCIONI, Bernardo
Riccardo Scrivano
Nacque da povera famiglia a Firenze il 25 ag. 1452, come risulta dal Libro delle età dell'Archivio di Stato di Firenze. Prestissimo diede prova di ingegno fertile [...] , la quale, fatte le lodi del Malatesta, si lamenta delle guerre e delle discordie che la travagliano, elaborando un motivo petrarchesco. La canzone si chiude con la preghiera del poeta al Malatesta che gli conceda il suo favore: segno che era questo ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] tratta dunque chiaramente per ciò che concerne la produzione in volgare, di una lirica che tralascia lo psicologismo petrarchesco, il descrittivismo del Marino e, insomma, ogni elemento goduto nella forma edonistica più superficiale dalla poetica del ...
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D'ARCANGELO, Ottavio
Rosario Contarino
Storico e poeta, nacque e visse a Catania tra la seconda metà del XVI e i primi decenni del sec. XVII. Appartenne a nobile famiglia, che il Mugnos (Teatro genealogico..., [...] . Veneziano e degli altri rimatori siciliani del tempo. Permangono infatti in questi versi gli echi e le cadenze del Canzoniere petrarchesco fino alle più flagranti imitazioni ("Tal chi fattu sù favula li genti"); ma il tono ha un respiro popolaresco ...
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CASTALDI, Cornelio
Claudio Mutini
Nacque a Feltre intorno al 1453 dal notaio Daniele, che aveva ricoperto in città cariche pubbliche. Scarse notizie si hanno sugli studi che egli compì nella città natale. [...] Navagero), dall'altro rifiutando, con accenti che seppero di scandalo in ambiente bembiano, l'imitazione univoca del modello petrarchesco. In nome di un disimpegno stilistico, tipico di certa eredità "cortigiana" dei Quattrocento, il C. riusciva ad ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...