BONSI (Bonzi), Lelio
Gianni Ballistreri
Nato a Firenze verso il 1532 dal nobile Ugolino, si applicò con passione alla letteratura e alla filosofia. Giovanissimo, fu ammesso all'Accademia Fiorentina, [...] . Quattro delle lezioni sono dedicate a Francesco de' Medici: la prima (letta il 6 luglio 1549)commenta il sonetto petrarchesco "L'aspettata virtù, che 'n voi fioriva" (CIV) scolasticamente ma con molta cura nella ricerca delle fonti; la seconda ...
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ALBERTI, Filippo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Fratta (Umbertide) nel 1548, da Luca e da Ippolita Petrogalli. Avviato agli studi letterari e giuridici, vi acquistò ben presto fama, entrando a far parte [...] originale della raccolta èr appresentata dall'imitazione di Anacreonte e dal tentativo di reagire, sia pure superficialmente, al magistero petrarchesco, lasciando il sonetto e la canzone per altri metri. Altre opere a stampa dell'A. sono: una Canzone ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] sahese" nella sua produzione poetica. Egli cominciò da "quel genere che si chiama lirico", secondo il modello petrarchesco adottato dagli Intronati, prendendo la "materia" dai "vari accidenti d'amore". Successivatriente, nel mutamento dei "pensieri ...
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FEDERIGO di ser Geri d'Arezzo
Fabio De Propris
Nacque probabilmente ad Arezzo tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIV dall'avvocato, professore di diritto civile e preumanista Geri d'Arezzo.
Il [...] memoria di F. e della quale sono rimasti pochi sonetti e un'epistola metrica, è svolta tutta sotto l'ideale magistero petrarchesco.
I sonetti che le fonti manoscritte gli attribuiscono sono quattro in tutto: "Gli antichi e bei pensier convien ch'io ...
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AQUINO, Carlo d'
Alberto Asor-Rosa
Letterato e poeta cosentino, nato nei primi decenni del sec. XVII, morto dopo il 1654. Scarsissime le notizie della sua vita. Pare che con altri gentiluomini accompagnasse [...] e i quattro intermezzi per musica intitolati L'Orfeo. Nella produzione dell'A. è possibile ravvisare uno schema vagamente petrarchesco: il poeta canta il suo amore, generalmente purissimo, e casto, per una donna, che, dopo averlo illuso, lo spregia ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] 'egloga V, quando Licanore rievoca la sua bella che si immerge nella acque, inserendo con grazia nel suo latino qualche accento petrarchesco (V, 67-74), e nell'ottava, allorché Meri attende impaziente l'alba (VIII, 47-53) e Bargo ricorda il dono dell ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] ”. V., la poesia pastorale e i sonetti del 1555, in Italique, XX (2017), pp. 213-259; S.M. Vatteroni, Le lezioni petrarchesche e i “Sonetti. Parte prima” di B. V., in Nuova rivista di letteratura italiana, II (2019), pp. 41-64 (con bibliografia ...
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BALDANZA, Giovanni
Nicola De Blasi
Nacque a Palermo il 5 ag. 1708. Fu librettista fra i più fecondi: pare abbia composto per i teatri e le corti di Napoli e di Palermo oltre centocinquanta fra serenate [...] superiorità dei componimenti sacri e morali sulla lirica mitologica e amorosa, e il rifiuto a considerare il canzoniere petrarchesco quale modello insuperabile di poesia.
Del B. ci rimangono alcuni libretti di serenate e di azioni drammatiche, messe ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] non sia mai stata edita singolarmente. Il commento del C. non si distacca dal tono medio dei commenti al canzoniere petrarchesco, né per la struttura né per certa piattezza espositiva.
Nella seconda metà del 1546 il C. ritornò a Correggio, essendo ...
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MEZZABARBA, Antonio Isidoro
Dante Pattini
MEZZABARBA, Antonio Isidoro. – Nacque a Venezia tra il 1485 e il 1490, da Lorenzo, orafo, di origini pavesi, e Andriana, come risulta dal testamento redatto [...] così via). Tre figure femminili dominano la produzione poetica del M.: la Morula, destinataria dei suoi versi giovanili, tipica donna petrarchesca, ritrosa e crudele, cantata sotto il senhal del Moro (cioè del gelso); Laura, una passione di passaggio ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...