ROBUSTI, Domenico (Dominico), detto Tintoretto. – Figlio primogenito del pittore Jacopo Robusti e di Faustina Episcopi, nacque a Venezia il 27 novembre 1560, come indicato nel registro dei battesimi della [...] Venezia, e fra le sue conoscenze figurano Guido Casoni, autore della Magia d’amore (1591)
Marsel Grosso
, e il poeta petrarchesco Celio Magno.
A quest’ultimo nel 1597 Domenico fece un ritratto che il poeta contraccambiò con un sonetto, a sua volta ...
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TEBALDEO, Antonio
Giulio Reichenbach
Si chiamava propriamente Tebaldi, ma latinizzò il suo nome, secondo il così diffuso vezzo del tempo, in Tebaldeo. Nacque a Ferrara nel 1463, e visse a lungo quivi [...] . Appartiene a quella schiera di poeti, che nella seconda metà del Quattrocento, pur essendo partiti dall'esemplare petrarchesco, assumendo del modello soprattutto la virtuosità e forzandone le eleganze e gli artifici, riuscirono a una forma di ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] Contini, in Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura, Pg VI 107); o per ritornanti urti di accento (anche dell'usus petrarchesco: ma in Petrarca sono espedienti, nota il Mengaldo, di raffinata varietas ritmica all'interno di un sistema che si fonda sull ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] e Napoli, durante l’ascesa del ceto mercantile e la nascita di un nuovo movimento culturale, debitore del magistero petrarchesco: l’umanesimo.
Cenni biografici
Giovanni Boccaccio
Il naufragio di Alatiel
Decameron, II, 7
I marinari, come videro il ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] analogistico cerca sempre la conferma nei suoi exempla, nell’unica preoccupazione di tutelare a oltranza non solo una norma petrarchesca ma una norma in assoluto. Ma sono soprattutto e definitivamente le Prose della volgar lingua di Bembo a dare ...
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MARTELLOTTI, Guido
Silvia Rizzo
Filologo, nato a Roma il 10 gennaio 1905, morto ivi il 26 dicembre 1979. Si laureò a Roma in letteratura greca con N. Festa, con una tesi su Mesomede pubblicata nel 1929. [...] , s. 3, xi (1981), pp. 1097-138. Una bibliografia completa degli scritti di M. a cura dello stesso Feo, in Quaderni petrarcheschi, i (1983), pp. 177-202. Ai ricordi e alle notizie biografiche registrati ivi (p. 177), si aggiungano ora: F. Gabrieli, L ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] il dottorato privatamente presso un certo monsignor Papio.
In questo periodo giovanile, in perfetta sintonia con il rilancio petrarchesco che il Bembo aveva vivificato, compose una serie di madrigali e sonetti per una giovane nobildonna romana che ...
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CAMBI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Napoliil 3 marzo 1535 dal fiorentino Tommaso, che risiedeva per ragioni commerciali a Napoli.
Il C. apprese i primi rudimenti letterari dal padre, distinguendosi [...] con gli interessi letterari che si erano nel frattempo determinati nel solco dell'esegesi cinquecentesca del Canzoniere petrarchesco. Recatosi in Francia, collaborò con Lucantonio Ridolfi all'edizione del Canzoniere del Petrarca che uscirà a Lione ...
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VELLUTELLO, Alessandro
Donato Pirovano
– Nacque a Lucca nel novembre del 1473, come si ricava dall’atto di battesimo conservato all’Archivio arcivescovile di Lucca (S. Giovanni, Bacchetta battezzati, [...] , a cura di D. Pirovano, Roma 2006. È in corso di stampa l’edizione anastatica della princeps del commento petrarchesco a cura di S. Stroppa nell’ambito del progetto di pubblicazione dei Commenti antichi dei “Rerum vulgarium fragmenta” e dei ...
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Poi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito
Mario Pazzaglia
. Sonetto (Rime CXV) di Cino da Pistoia, responsivo per le rime (abba abba; cde dce) al dantesco Io mi credea del tutto esser partito.
È presente [...] nelle altre donne, della bellezza di lei. Il tòpos (cfr. Una giovane donna di Tolosa del Cavalcanti e il petrarchesco Movesi il vecchierel), innalzato a più alta dignità da spunti filosofeggianti, è liricamente avvivato dalla cadenza dolce e patetica ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...