FRACASSETTI, Giuseppe
Letterato, nato il 19 agosto 1802 a Fermo dove morì il 10 novembre 1883. Laureatosi in leggi nel 1821, fu dal 1822 al 1827 a Roma, addetto al Tribunale della S. Rota; ritornò poi [...] nome è raccomandato all'edizione, per i suoi tempi eccellente, e alla traduzione e commento della massima parte dell'epistolario petrarchesco: delle Familiari e delle Varie (testo, Firenze 1859, 3 voll.; trad., ivi 1863-67, 5 voll.) e delle Senili ...
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Salutati, Coluccio (o Lino Coluccio)
Salutati, Coluccio
(o Lino Coluccio) Umanista (Stignano, Pistoia, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, [...] Lucca. Dal 1374 fu cancelliere della Signoria fiorentina; assertore della «libertà fiorentina», proseguì a Firenze l’impulso petrarchesco e attraverso le lettere (14 libri) si fece veicolo e promotore della rinascente cultura umanistica, ponendosi al ...
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FORTEGUERRI, Antonio
Giuseppe Fatini
Letterato, nato a Pistoia, di nobile famiglia, nel 1463. Fu canonico e rettore dell'ospedale pistoiese coinvolto nelle lotte di parte, subì l'esilio. Passato ai [...] anche nell'Amatorius liber, raccolta di sonetti, canzoni e sestine, ispirata da una passione amorosa e modellata sul canzoniere petrarchesco. Le rime del F. non hanno calore di sentimento, ma solo il pregio di una certa finitezza aristocratica, per ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] e stilistica della Commedia indusse i grammatici del Cinquecento (➔ Pietro Bembo in testa) a preferire il distillato monolinguismo petrarchesco al plurilinguismo dantesco (Baldelli 1996: 23). D’altro canto, proprio la varietà del repertorio (pur nel ...
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Marchetti, Giovanni
Cesare Federico Goffis
Diplomatico marchigiano (Senigallia 1790 - Bologna 1852), fu dal 1811 presso l'ambasciata del regno d'Italia a Parigi.
Tornato nel 1815 a Bologna, aspirò a [...] ministro degli esteri con il conterraneo Mamiani (1848), ma fu incarico solo onorifico.
Classicista, scrisse canzoni di tipo petrarchesco, odi, sonetti: tradusse 22 odi di Anacreonte, 15 da Orazio, e altri testi classici, ridusse brani biblici e ...
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CADEMOSTO, Marco
Renato Pastore
Restano tuttora assai scarse le notizie intorno alla biografia del C., cui possono essere attribuite con sicurezza soltanto una nascita lodigiana e una non occasionale [...] (Sonetti ed altre rime, Roma 1544), ove a un corpus di esercitazioni liriche contraddistinte da un generico gusto petrarchesco si unisce una appendice novellistica, i cui soli meriti, in definitiva, assicurano quella certa persistenza della sua fama ...
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PETRARCHISMO
Mario Praz
. La reazione stilnovistica contro l'artificiosità di Guittone d'Arezzo e della sua scuola aveva già esaurito il suo compito allorché il Petrarca scrisse il canzoniere. Egli [...] tanto favore fino al sec. XVIII (questo è il solo sonetto del Petrarca tradotto da Chaucer). Nulla di tipicamente petrarchesco in codeste composizioni: il secondo sonetto, per es., non fa che ripetere secondo uno schema retorico alcune delle arguzie ...
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Albanzani, Donato degli
Vincenzo Presta
, Letterato, maestro di grammatica e di retorica, (Pratovecchio, ante 1328 - Ferrara (?) dopo il 1411). Amico del Boccaccio, che gli dedicò il Bucolicum carmen [...] nel contempo alla volgarizzazione di alcune opere fra le più significative del suo tempo; citeremo quelle del De Viris illustribus petrarchesco e del De Claris mulieribus del Boccaccio, quest'ultima da lui stesso integrata con un ultimo capitolo, in ...
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Nome con cui G. Boccaccio rappresentò e celebrò, in quasi tutte le sue opere di fantasia, la sua donna poetica. Che alla base di questa rappresentazione ci fosse un'esperienza autobiografica, è certo; [...] lei un sabato santo nella chiesa di S. Lorenzo a Napoli (si noti la persistenza del modulo letterario già dantesco e petrarchesco), d'esserne stato riamato, poi tradito. A Fiammetta sono dedicati il Filostrato e il Teseida; ella è personaggio del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “petrarchismo” si intende quella espressione letteraria che si propone di rielaborare [...] mentre studia ad Avignone, crede di scoprire il sepolcro della Laura del Petrarca, e anche questo fa parte del culto petrarchesco. In realtà, la sua opera di maggior impegno, un canzoniere intitolato Délie, sceglie la strada di uno stile complesso e ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...