APPENDINI, Francesco Maria
Armando Pitassio
Nacque a Poirino (Torino) il 6 nov. 1769, e a Torino compì gli studi umanistici. Recatosi a Roma a 17 anni, vesti l'abito degli scolopi il 15 apr. 1787: ammesso [...] influssi del Petrarca sulla lirica italiana e quali gli imitatori del poeta, sosteneva che chi si allontanava dallo stile petrarchesco si allontanava dalla lirica. Sorta poi un'accesa polemica tra lo Stancovich e il Capor circa la possibilità della ...
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CAMPESANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Campese (Bassano) il 9 apr. 1521 da famiglia agiata che si era stabilita nella cittadina veneta verso la metà del sec. XIV. L'immagine del padre, Pietro, [...] si svolge ai margini della più avanzata cultura contemporanea, tesa, col Bembo, a una riproposta del modello petrarchesco in termini integralmente spirituali. Sotto questo aspetto può essere anche indicativo, e in qualche modo esorbitante la nozione ...
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LUIGINI (Luisini, Lovisini), Francesco
Fiammetta Cirilli
Nacque a Udine nel 1524 dal nobile Bartolomeo e da Paola Manini. Ebbe come fratelli minori Luigi e Federico.
Luigi, nato a Udine nel 1526, compì [...] del signor Cornelio Frangipani di Castello (Venezia, D. Zenaro, 1566); una traduzione in versi saffici del sonetto petrarchesco Quando veggio dal ciel scender l'Aurora, pubblicata nelle Annotazioni brevissime sovra le Rime di m. Francesco Petrarca ...
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iato
Pier Marco Bertinetto
Con questo termine s'intende normalmente lo stacco esistente tra due vocali contigue, quando esse appartengono a sillabe successive e vengono pronunciate distintamente, sia [...] e la dialefe. Si veda comunque: G. Mari, Riassunto e dizionarietto di metrica italiana con saggi dell'uso dantesco e petrarchesco, Torino 1901; A. Levi, Della versificazione, Genova 1931 (la cui concezione dello i. è peraltro diversa dalla nostra ...
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MARSAND, Antonio
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Venezia nel 1765 da Francesco, banchiere di origine lionese il cui cognome non italianizzato era Marchand, ed Elisabetta Costadoni.
Alunno, nell’infanzia, [...] s., 63, 69, 86, 110, 115, 144, 163, 165, 167, 329, 545; R. Verde, A. M. interprete del Petrarca, in Convegno Petrarchesco tenuto in Arezzo… 1931, Arezzo 1936, I, pp. 145-161; G. Floriani, F. Petrarca: memorie e cronache padovane, Padova 1993, pp. 149 ...
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BREVIO, Giovanni
Gianni Ballistreri
Nacque a Venezia nella seconda metà del Quattrocento. Scarse e incerte le notizie sulla sua vita, che condusse per la massima parte nel Veneto: intraprese la via [...] Torino 1920, pp. 3-20; L. Di Francia, Novellistica, I, Milano 1924, pp. 686-95; V. Cian, P.Bembo postillatore del Canzoniere petrarchesco, in Giorn. stor. della lett. ital, CXVIII(1931), p. 258; R. Ridolfi, Vita di N. Machiavelli, Roma 1954, p. 447. ...
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FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] sottilmente ingegnose con le quali quei rimatori cercarono di rinvigorire la lirica d'arte, esausta per l'abuso dell'imitazione petrarchesca. Ma, per quanto grande fosse la dose dei nuovi ingredienti propinatile dal gusto del tempo, non per questo la ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] .
L’endemico carattere retorico, antirealistico e antitecnico della ➔ lingua letteraria italiana dipende dal prevalere del modello petrarchesco su quello dantesco, in sintonia con il tipo di letterato che si riproduce nella civiltà delle corti e ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] meglio della poesia.
Indubitabile è la propensione di Bembo per quello che oggi definiremmo il ➔ monolinguismo petrarchesco, e questa preferenza determinò una concezione classicistica e arcaicizzante della lingua, contraria a ogni contaminazione col ...
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armi
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
La questione delle a. è fondamentale negli scritti di M. e la presenza del lemma è imponente, soprattutto se si aggiungono a arme e armi i verbi armare [...] erano peccati di principi, ne hanno patito le pene ancora loro (Principe xii 9).
Ovviamente – oltre al richiamo petrarchesco percepibile nell’uso della parola ‘peccato’ (cfr. F. Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta cxxviii 80) – egli allude anzitutto ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...