Bracciolini, Jacopo
Francesco Bausi
Umanista italiano (Firenze 1442 - ivi 1478), terzo figlio di Poggio, dedicò molte delle sue energie alla valorizzazione dell’eredità culturale del padre, tenendone [...] (§§ 16-18: Discorsi, a cura di F. Bausi, 2001, pp. 71-72).
Dal Commento di B., oltre che dal petrarchesco De viris illustribus volgarizzato da Donato Albanzani, potrebbe derivare inoltre la contrapposizione dei due esempi di Manlio Torquato e Valerio ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] , e che prevede comunque due soli sbocchi possibili (oltre a quello più propriamente italiano per l'appunto petrarchesco, quello chiabreresco, greco italianizzato, sia nella versione pindarica, sia in quella anacreontica, che è la più conveniente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Massimo poeta del Novecento italiano, premio Nobel nel 1975, Eugenio Montale è anche prosatore, [...] Lugano con l’aiuto del critico e amico Gianfranco Contini. Montale considerava Finisterre un’appendice all’“esperienza petrarchesca” delle Occasioni: “Finisterre conclude le Occasioni; mentre le altre poesie della Bufera tornano a un’espressione più ...
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NESI, Giovanni
Elisabetta Tortelli
NESI, Giovanni. –Nacque a Firenze il 14 gennaio 1456 da Francesco di Giovanni e da Nera di Giovanni Spinelli.
Il padre, setaiolo, residente nel quartiere di S. Croce [...] in un unico esemplare autografo nel ms. 2962 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, si presenta, sulla scorta del modello petrarchesco, come una raccolta di rime che celebra la donna amata, Andreola di Francesco di Berto da Filicaia, nata a ...
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CORFINO (Corfini), Lodovico
Davide Conrieri
Nacque a Verona, da Corfino e da Giulia (di casato ignoto), nel 1497 o nel 1498. La sua famiglia era di antica nobiltà veronese, e tradizionalmente dedita [...] mostra di aver presente il magistero del Petrarca. Poche liriche del C. si discostano dalla ripresa di motivi e di toni petrarcheschi: tra queste, il sonetto "Piova sangue, e dal ciel cada ogni stella" (ibid., p. 280), in cui la disperazione amorosa ...
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BELLINCIONI, Bernardo
Riccardo Scrivano
Nacque da povera famiglia a Firenze il 25 ag. 1452, come risulta dal Libro delle età dell'Archivio di Stato di Firenze. Prestissimo diede prova di ingegno fertile [...] , la quale, fatte le lodi del Malatesta, si lamenta delle guerre e delle discordie che la travagliano, elaborando un motivo petrarchesco. La canzone si chiude con la preghiera del poeta al Malatesta che gli conceda il suo favore: segno che era questo ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] ad personam del grammatico Pietro Fidenzio Giunteo «Glottochrysius» da Montagnana. L’argomento del canzoniere (e il canone petrarchesco è immediatamente riconoscibile nel sonetto d’esordio: «Vos ch’auribus arrectis auscultate / in lingua etrusca il ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] tratta dunque chiaramente per ciò che concerne la produzione in volgare, di una lirica che tralascia lo psicologismo petrarchesco, il descrittivismo del Marino e, insomma, ogni elemento goduto nella forma edonistica più superficiale dalla poetica del ...
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D'ARCANGELO, Ottavio
Rosario Contarino
Storico e poeta, nacque e visse a Catania tra la seconda metà del XVI e i primi decenni del sec. XVII. Appartenne a nobile famiglia, che il Mugnos (Teatro genealogico..., [...] . Veneziano e degli altri rimatori siciliani del tempo. Permangono infatti in questi versi gli echi e le cadenze del Canzoniere petrarchesco fino alle più flagranti imitazioni ("Tal chi fattu sù favula li genti"); ma il tono ha un respiro popolaresco ...
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fede e astuzia
Gian Mario Anselmi
Concetti fondamentali nel pensiero di M., si trovano spesso uniti in rapporto contrastivo nella sua riflessione antropologica (erano, d’altro canto, motivi assai diffusi [...] sopra la provvisione del danaio). La matrice potrebbe essere in una pagina del capitolo dedicato agli Ingrati nel De remediis petrarchesco (Figorilli 2006, pp. 21-22): «Sono alcuni che magnificano, con grandi e debite lode, la fede e l’osservare le ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...