Letterato (Vezzano Ligure 1772 - Parigi 1830); sacerdote, poi prefetto della Repubblica romana e dopo il 1799 esule a Parigi; lasciò tre grammatiche, frutto del suo lungo insegnamento, e puntuali commenti [...] alla Divina Commedia (1818-19) e al Canzoniere del Petrarca (1821). ...
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Critico letterario francese (Parigi 1854 - ivi 1926), fratello di Denys; fu deputato dal 1893 al 1914; la sua fama è però legata all'opera di studioso e interprete della letteratura italiana, specialmente [...] di Dante, Boccaccio (Boccace, 1890) e Petrarca (Lettres de Francesco Nelli à Pétrarque, 1892; La chronologie du Canzoniere, 1898; Le frère de Pétrarque et le livre du Repos des religieux, 1903). ...
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Latinista (Thiene 1820 - Padova 1888); sacerdote, prof. all'univ. di Padova. Curò una nuova edizione del Lexicon totius latinitatis del Forcellini (1864) compiuta poi da G. Perin (1898). Pubblicò anche [...] un'edizione con annotazioni e commento dell'Africa del Petrarca (1874). ...
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Autore di alcune laude, conservate nel Laudario cortonese, di un poemetto su s. Caterina d'Alessandria, proverbî, di stici, ecc.; è stato da alcuni identificato con il notaio Garzo dall'Incisa (m. prima [...] del 1272), bisnonno paterno di F. Petrarca. ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] , V (1962), p. 120; Id., Giovanni del Virgilio, Pietro da Moglio, Francesco da Fiano, ibid., VI (1963), p. 220; G. Padoan, Petrarca, Boccaccio e la scoperta delle Canarie, ibid., VII (1964), pp. 265, 268 (poi in Il Boccaccio, le Muse, il Parnaso e l ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] allora l’Europa non interessa solo la lirica, ma ogni forma di letteratura. In quanto poeta della labilità e dell’inquietudine, Petrarca sarà vicino, oltre il pieno Rinascimento, al poeta che segna l’estremo punto di arrivo di quell’età e l’inizio ...
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Poeta ungherese (Sümeg 1772 - ivi 1844), fratello di Károly. A Vienna, membro della guardia reale, venne a contatto con i circoli intellettuali. Nel 1796 combatté in Italia, dove cadde prigioniero dei [...] Francesi; in Provenza si immerse nello studio di Petrarca, sotto l'influsso del quale scrisse, in due parti: Himfy szerelmei "Gli amori di H." (Kesergő szerelem "L'amore doloroso", 1801, e Boldog szerelem "L'amore felice", 1807). Gran successo ebbero ...
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Scrittore spagnolo (Barcellona fine sec. 15º - ivi 1542). Conobbe il Castiglione e il Navagero (del primo tradusse felicemente Il Cortegiano nel 1534) e fu unito da vincoli di amicizia con Garcilaso. Imitò [...] i modelli italiani, tra cui soprattutto il Petrarca e il Bembo, in componimenti spesso induriti dalla programmaticità della innovazione metrica. Più autentica la sua vena poetica quando si accosta con semplicità ai temi quotidiani. Oltre ai brevi ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] Messaggiero che dà nome al famoso dialogo sia un'occasione di godere poeticamente antiche e recenti immaginazioni, di Platone e di Petrarca, dei prodigi di Mosè e dei maghi egizi o di Apollonio Tianeo, gustando la vaghezza non pur di questo o quel ...
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Letterato (Venezia 1470 circa - ivi 1549). Fu uomo di grande rettitudine e vasta cultura, assai stimato da L. Ariosto, P. Bembo, B. Varchi, S. Speroni, dai maggiori uomini dell'età sua. Scrisse commenti [...] alla Divina Commedia e al Canzoniere di Petrarca, liriche e una grammatica italiana (ined.), di cui si servì il nipote Giacomo (1510-1550) nelle sue Regole grammaticali (1545). ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.