di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] le sillabe di tre (18) o quattro (19) parole, e renderle un’unica sillaba metrica:
(18) Di mia speranza ò
in te la maggior parte (Petrarca, Canz. LIII, 25)
(19) A le rose ed al maggio e al sole e a i canti (Giosuè Carducci, “Una rama d’alloro”)
Le ...
Leggi Tutto
Scrittore (Firenze 1498 - ivi 1563). Calzolaio, senza abbandonare il mestiere si diede alle lettere e alla filosofia. Socio dell'Accademia fiorentina, vi entrò immediatamente dopo la sua fondazione e vi [...] lesse Dante e Petrarca. Dal 1553 divenne lettore pubblico di Dante di cui commentò l'Inferno, sino al XXVI canto, quando lo raggiunse la morte. Oltre a volgarizzamenti, rime, due commedie (La Sporta, 1543 e L'errore, 1556), un Trattatello sull' ...
Leggi Tutto
Filologo (Torino 1876 - Napoli 1919). Perfezionatosi a Firenze alla scuola di P. Rajna, fu prof. di letterature neolatine all'univ. di Catania, poi di Pavia. Dopo una serie di contributi sulla fortuna [...] di Dante, Petrarca, sulle opere minori di Boccaccio, su Bembo, ecc., s'impegnò in opere di più ampio respiro, come nel Cervantes (1913), e nelle Origini neolatine (post., 1920), che danno piena misura della sua preparazione storica ed erudita e del ...
Leggi Tutto
MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] . 108; Bollani, Domenico, in Diz. biogr. degli Italiani, XI, Roma 1969, pp. 289 s. (voce redazionale); C. Dionisotti, Fortuna del Petrarca nel Quattrocento, in Italia medioevale e umanistica, XVII (1974), pp. 61 s. n. 1; L.V. Gerulaitis, Printing and ...
Leggi Tutto
Poeta spagnolo (n. Torrelaguna 1535 circa - m. 1594 circa). Nelle Poesías (pubbl. da F. de Quevedo nel 1631), d'ispirazione assai delicata, con prevalenza di toni malinconici, pensosamente intimi, si avverte [...] l'influenza di F. Petrarca e di T. Tasso; si è supposto, senza fondamento, che il loro autore fosse lo stesso Quevedo. ...
Leggi Tutto
BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] varie volte in italiano e almeno una volta in francese (da Jean Melot, canonico di Lilla). B. potrebbe aver conosciuto il Petrarca a Bologna, nel febbraio-marzo 1364, quando l'aretino vi si fermò per rendere omaggio al legato papale Androin De La ...
Leggi Tutto
Letterato (n. Parma 1325 - m. dopo il 1387); segretario di Azzo da Correggio e maestro dei figli di lui, lo seguì anche nell'avversa fortuna. Non ci sono noti i suoi scritti letterarî, ma fu molto stimato [...] contemporanei, e in particolare da Petrarca, che gli inviò varie lettere. Fu lui assai probabilmente a mettere insieme una preziosa raccolta di lettere indirizzategli da diversi letterati, fra cui dieci autografe di Petrarca, che costituisce ora il ...
Leggi Tutto
Letterato (Palermo 1712 - Roma 1787), gesuita, insegnò a Malta e a Palermo. Scrisse un'Introduzione alla volgar poesia (1a ed. 1749, 2a ed. accr. 1755), aspramente criticata dal Baretti, e raccolse Voci [...] e locuzioni poetiche di Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso e d'altri autori del Cinquecento (1756). ...
Leggi Tutto
Verseggiatore (n. Perugia 1426 circa - m. 1496), fu anche soldato di ventura al seguito dei tre condottieri Piccinino, che cantò nel lungo poema Altro Marte (101 capitoli ternarî). Scrisse inoltre La Fenice, [...] poema a imitazione dei Trionfi di Petrarca, un canzoniere amoroso, ecc. ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Giovan Battista
Giorgio Patrizi
Scarsissime sono le notizie intorno alla sua vita. Nato a Firenze da una famiglia nobile, intraprese unitamente gli studi di diritto e di letteratura. Dagli [...] questo procedimento è una nota sui verbi riflessivi, quali si rinvengono nella lingua toscana e sull'uso che ne fa il Petrarca. Anche Dante è un punto di riferimento costante ed è evidente la tendenza del C. ad unire alla delineazione della retorica ...
Leggi Tutto
petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.