Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] di professore di antichità slave della locale università. Sotto l'influsso del romanticismo tedesco, della Vita nuova dantesca e di Petrarca, compilò fra il 1821 e il 1832 una lunga collana di 615 sonetti, intitolata Slávy dcera ("La figlia di Slava ...
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Letterato (n. Bologna poco dopo il 1350 - m. 1400). Dopo aver studiato retorica e diritto, divenne notaio e cancelliere. Cancelliere del cardinale F. Carafa legato di Bologna (1378), alla morte di questo [...] ; ma nel 1399, essendo prevalsa la parte politica a lui contraria, dovette abbandonare la città. Appartenne alla cerchia di Petrarca. Di lui restano rime e numerose lettere, tra le quali notevoli quelle politiche (Epistolario, a cura di L. Frati ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] o piedi appunto, della stanza di ballata) e di estensione variabile (da 3 a 6 versi per piede in Dante, da 2 a 4 in Petrarca, da 2 a 5 nel Trecento); la seconda, detta sirma o sirima (o anche coda), indivisibile e a schema autonomo e libero di versi ...
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Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] Lucano, Valerio Massimo, le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli imperatori da Giulio ...
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Erudito francese (Villemaur-sur-Vanne, Aube, 1864 - Parigi 1922), allievo dell'École des chartes, bibliotecario alla Bibliothèque nationale, fu fondatore e direttore con E. Châtelain della Revue des bibliothèques, [...] e con P. de Nolhac di un'importante collezione di testi del Rinascimento, sulla quale pubblicò alcuni studî pregevoli. Curò la riproduzione fototipica dell'autografo del Degestis Caesaris di Petrarca (1906). ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] . Ariosto, ibid. (Suppl. 22-23), 1924, p. 245; V. Cian, Le cosiddette "Annotazioni" di M. G. C. Delminio sopra le rime del Petrarca, ibid., C (1932), pp. 259-63, e cfr. anche XCIX, p. 228; L. Thorndike, A history of magic and experimental science, VI ...
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LEVATI, Carlo Ambrogio
Marica Roda
Nacque a Biassono, presso Milano, il 20 febbr. 1790, da Giambattista e Costanza Canzi, in una famiglia di "negozianti ristretti" (Arch. di Stato di Milano, Studi, [...] di Pavia e degli uomini più illustri che vi insegnarono, Pavia 1878, parte I, pp. 513, 545-547 (A. Zoncada); C. Naselli, Il Petrarca nell'Ottocento, Città di Castello 1923, pp. 81, 85 s., 307-309 e passim; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1943, I, pp ...
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AMADI, Anton Maria (Antonmaria)
Gualtiero Todini
Nativo di Padova, visse intorno alla metà del sec. XVI. Fu letterato, filosofo e giureconsulto. Da alcune lettere, scritte all'A. da A. Bonaguidi, si [...] si arguisce che in quell'anno (1563) egli si trovava a Venezia.
L'A. ha composto un Ragionamento intorno al sonetto del Petrarca che incomincia: Quel che infinita Providentia et arte,Padova 1563.
L'A. afferma che il Ragionamento è stato tratto da un ...
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Scrittore e uomo politico catalano (Barcellona 1888 - Città di Messico 1961); fondò (1922) l'Acció Catalana, partito di tendenza radicale, vittorioso nelle elezioni del 1923. Umanista e storico di altissimo [...] lo Blanc" (1907), Sobre l'influència italiana en la prosa catalana (1908), studî sui manoscritti catalani dei Trionfi di Petrarca (1928), sul classicismo catalano, sul teatro di Menandro, l'opera Els iniciadors de la Renaixença (vol. I: Poesia, 1926 ...
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ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] Salviati in data 19 apr. 1586 ci conferma che a quell'epoca l'A. ancora attendeva a un commento del Petrarca (forse circoscritto ai sonetti del Canzoniere): non rimangono tuttavia tracce della prosecuzione dell'opera. Restano di questo ultimo periodo ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.