BISCIONI, Antonio Maria
Armando Petrucci
Nacque a Firenze il 14 ag. 1674 da Lorenzo e da Margherita Meini. Studiò lettere latine e filosofia, quindi, abbracciata la carriera ecclesiastica, si diede [...] gerarchia meramente "fiorentina", Dante e Boccaccio, ma fra i quali (l'assenza è ben significativa) non figurò mai il Petrarca. Al Boccaccio il B. dedicò cure particolarissime, di cui rimane testimonianza in almeno due copie di sua mano del Decameron ...
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LAMBERTI, Anton Maria (più comunemente Antonio)
Manlio Pastore Stocchi
Nacque a Venezia il 13 febbr. 1757 da Giovan Michele. La famiglia, di agiati possidenti e negozianti di boschi e legnami, era originaria [...] che non teme il confronto dei poeti più celebri delle lingue nobili, e ci fa sentire a suo grado Anacreonte, Petrarca, e La Fontaine" (Cesarotti). Questo apprezzamento poco meno che entusiastico trova una ragion d'essere nella natura in certo modo ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] fase è possibile inserire il C. Cyprianus, Epistolae, ms. Pal. lat. 158 della Bibl. apost. Vaticana e il F. Petrarca, De viris illustribus (Stoccolma, Biblioteca Reale, ms. coll. Halm D 121a). Quest'ultimo codice è stato scritto da Giovanni Marco ...
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FESTA, Costanzo
Alberto Iesuè
Nacque a Villafranca Piemonte, presso Torino, intorno al 1480 (cfr. Testi, p. 326), in una agiata famiglia di proprietari terrieri. Fu chierico nella diocesi di Torino, [...] delle parti vocali, già sperimentato nei mottetti a tre voci.
Della produzione madrigalistica del F., in gran parte su poesie del Petrarca, sono pervenuti ottantatre madrigali a 3 voci, quarantasei a 4 voci, undici a 5 voci, uno a 6 voci; inoltre tre ...
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GIOVANNI da Firenze (Giovanni Bertini)
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, d'origine fiorentina, attivo a Napoli intorno alla metà del XIV secolo.
Nei documenti che [...] la famiglia, la religione, la cultura. Non a caso, quindi, il defunto viene rappresentato quattro volte. Nel 1345 Francesco Petrarca inviò a Niccolò d'Alife, notaio della Cancelleria angioina, quello che, con ogni probabilità, sarebbe dovuto essere l ...
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LUDOVISI, Ludovico
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1415 da Verzuso di Paolo e da Antonia di Pasio Fantuzzi. Ebbe alcuni fratelli maggiori, tra i quali Nicolò, e due sorelle, Uliana e Giovanna, [...] di dottori della Chiesa, da Agostino a Tommaso; testi della letteratura latina, da Cicerone a Seneca; opere di Cassiodoro, Petrarca, Francesco Filelfo. Vi erano anche nove esemplari dei primi libri a stampa, tra cui il De civitate Dei di Agostino ...
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DALLA VIOLA (della Viola, della Viuola, de la Viola, Viola)
Nicola Balata
Famiglia ferrarese di violisti e compositori, fu attiva probabilmente dalla fine del sec. XV al 1570 circa, al servizio della [...] in definitiva un autore molto più colorito . di altri madrigalisti dell'epoca. Nelle raccolte troviamo musicati, tra gli altri, un sonetto del Petrarca, Si traviat'è'l folle mio desio (1539, n. 42) e un sonetto dell'Ariosto, La rete fu di queste fila ...
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DI NEGRO, Celesterio
Vito Piergiovanni
Nacque a Genova intorno al 1300 da Compagnone.
È erroneamente ricordato per la prima volta nel 1332 quale componente dell'ufficio di Guerra, magistratura temporanea [...] , arcivescovo e signore di Milano (a quest'atto di rinuncia alla indipendenza genovese era presente tra gli altri Francesco Petrarca); ancora nel 1354 venne mandato ambasciatore ad Avignone sempre con la richiesta di una mediazione per la pace.
Dopo ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] nel 1503 egli pubblicò quel volume che è il più noto tra i tanti suoi: Opera Latina omnia di Francesco Petrarca, esemplata sull'edizione di Simone da Luere (1501) ma diversamente disposta come ordinamento delle singole opere petrarchesche. Nel 1505 ...
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GRASSETTO, Francesco
Gino Benzoni
Ignoto il G. ai pur meticolosi cultori di storia locale del suo paese natio, Lonigo, sarà l'erudito vicentino Giovanni Da Schio ad accorgersi di lui e del suo diario [...] ". Allora il G. torna a rovistare nella sua bisaccia di nomi dei pagani, estraendone Proserpina e Plutone. A Pafo cita Virgilio e Petrarca, quello del canto III del Trionfo d'amore. Quando può, il G. esibisce letture - è probabile che i versi di sua ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.