CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] contemporanei il C. cita il Sannazaro, il Bembo, il suo lontano parente Baldassarre Castiglione, il Pontano. Dante, Boccaccio e Petrarca sono lodati con venerazione, ma alcune loro opere, come la Vita nova, il Canzoniere, il Decameròn, Fiammetta, ecc ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] sia delle opere inedite sia della passione dantesca dei C., dato che ne cita un sonetto in cui il C. "al Petrarca il secondo luogo avesse dato nella volgar poesia" (ibid., p. 161),e lo introduce come interlocutore nel secondo libro delle Prose ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] suo ideale di libertà dai modelli, nelle "voci" così come nello "stile": "esser viltà lo star sempre rinchiuso nel circolo del Petrarca e del Boccaccio […] perché noi dobbiamo pensare che essi non dissero ogni cosa, e che se più lungamente o d'altre ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] delle Antichità e Belle Arti; nello stesso anno pubblicò, presso la Società laziale di Roma, Introduzione a uno studio sul Petrarca.
Nel saggio, una ipotesi di lavoro per una monografia più ampia ed esauriente mai portata a termine, il C. giudicò ...
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GIOVANNI da Carpi
Franco Lucio Schiavetto
Nacque a Carpi, presso Modena, in una data a noi sconosciuta ma da collocarsi presumibilmente nel primo quarto del XV secolo.
Non è altrimenti documentato un [...] (nella forma Bonisio) da noi conosciuto, nel quale sono conservate una silloge di poesie amorose (fra le quali rime di Petrarca e Giusto de' Conti) e l'Ars amandi di Ovidio; il codice contenente i Fasti di Ovidio proveniente dal monastero carmelitano ...
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CASABURI URRIES, Pietro
Salvatore Nigro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta [...] valent'uomini greci e latini" e "de' nostri poeti italiani", soprattutto - significativamente a ritroso - da Tasso e Petrarca), che dilettano rappresentando "all'intelletto più cose in un solo argomento".
Lorenzo pubblicò un'unica raccolta di versi ...
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PEPOLI, Carlo
Axel Körner
PEPOLI, Carlo (Maria Antonio Amos Nicolò Gasparre). – Nacque a Bologna il 22 luglio 1796 dal conte Ricciardo (Rizzardo) e da Cecilia Cavalca.
Nato pochi giorni dopo l’ingresso [...] poesie all’Accademia Felsinea, di cui divenne vicepresidente. I suoi primi componimenti erano vicini allo stile classico di Dante, Petrarca e Tasso, mentre più tardi adottò uno stile romantico più moderno; fra il 1827 e il 1828 pubblicò almeno otto ...
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PARABOSCO, Girolamo
Daniele Ghirlanda
Luigi Collarile
PARABOSCO (Paraboschi), Girolamo (Gerolamo). – Figlio di Vincenzo, nacque a Piacenza probabilmente nel 1524 e comunque prima del 1526, anno in [...] anno anche tra i Madrigali di Verdelot et de altri autori (Venezia, Gardano), mentre Anima bella da quel nodo sciolta (Petrarca) era già uscito nella ristampa del Secondo libro de madrigali a cinque voci di Cipriano de Rore (Venezia, Gardano, 1544 ...
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LUDOVICO da Fabriano (Ludovico di ser Romano)
Anna Falcioni
Nacque con ogni probabilità verso il 1335, a Fabriano, da ser Romano di Benincasa di Pucciolo, notaio e funzionario comunale, come si ricava [...] edizione della tragedia risale solo al 1858 a opera di G. Gori che, confutando le attribuzioni a Petrarca, inaccettabili per discrepanze cronologiche, e a Salutati, documentate da una parte della tradizione manoscritta (Firenze, Biblioteca Medicea ...
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CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] in Germania e caldeggiata la fondazione di una istituzione simile, egli venne laureato poeta, come era avvenuto per il Petrarca, per mano di Federico III. Non è improbabile che proprio durante il soggiorno romano Corrado Celtis abbia conosciuto il ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.