ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] sebbene egli fosse solito richiamarsi alle glorie di quel casato che aveva dato i natali all'illustre ospite del Petrarca. Mancando sicuri documenti comprovanti una tale discendenza, si può credere che l'A. facesse parte di un ramo cadetto della ...
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GRIFO, Antonio
Luca Marcozzi
Nacque probabilmente a Venezia nella prima metà del secolo XV, probabilmente intorno al 1430.
Le scarse notizie sulla vita del G. si ricavano in modo indiretto dalla silloge [...] 1970, pp. 10 s., 301 s.; E. Ragni, Pietro da Figino, in Enc. dantesca, IV, Roma 1973, pp. 506-508; N. Mann, Petrarch's manuscripts in the British Isles, in Italia medioevale e umanistica, XVIII (1975), p. 403 n. 1; A. Balduino, Le esperienze della ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] cadere nell'errore di dimenticare come anch'essi fossero uomini e come, in quanto tali, potessero anch'essi sbagliare. Anche il Petrarca quindi, come aveva ben visto il Muratori e come ripete il C., ha i suoi "difettuzzi", che possono essere emendati ...
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GARETH (o Garret), Benet (Cariteo, Chariteo)
Angela Asor Rosa
Nato a Barcellona, in Catalogna, intorno al 1450, in patria ricevette una prima educazione classica. Il nome Cariteo o Chariteo (allievo [...] e madrigali. La forma metrica dei sonetti è, come in Petrarca, alquanto variata e, per quanto riguarda le canzoni, 15 su - dal punto di vista formale - dalla Canzone alla Vergine di Petrarca, l'eco dei classici è ancora viva e forte. Segue il Libro ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] di passioni pur se temperate dalla Scolastica (Dante), si passa, secondo il De S., attraverso il malinconico dubitare del Petrarca, all'opera di un Boccaccio, osservatore della vita terrena nella sua varietà e straordinarietà, già privo però di altra ...
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Poeta inglese (Cottingham 1638 - Agmondesham, Bucks, 1712). Pur appartenendo cronologicamente all'età di Dryden - del quale fu amico -, la sua produzione si riallaccia al periodo precedente, dei metafisici. [...] più note ricordiamo: Emblemata amatoria (1683), in quattro lingue, e Lyric poems made in imitation of the italians (1687), una raccolta di poesie sue e di traduzioni di sonetti di Petrarca, Marino, G. Preti, Guarini, Tassoni e altri autori italiani. ...
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Poeta sloveno (Vrba, Alta Carniola, 1800 - Kranj 1849); dotato di un fine senso artistico piegò la lingua alle più severe esigenze d'arte ed elevò la poesia slovena, fino allora di gusto provinciale e [...] . Fra le sue poesie, oltre alla bellissima collana di sonetti (Sonetni venec, 1834), ispirati al dolce stil novo e a Petrarca, si ricordano il poemetto Krst pri Savici ("Il battesimo presso la Savica", 1836) e alcune liriche in cui trova espressione ...
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Letterato (Pietrafitta 1836 - Bellavista, Portici, 1916), prof. (dal 1878) di letteratura italiana nell'univ. di Napoli. Senatore (1905). Notevoli la vastità della cultura e la ricchezza degli interessi, [...] quelle di una critica estetico-psicologica di derivazione desanctisiana. Opere principali: Saggi critici (1876); Studi sul Petrarca (1878); Studi di letterature straniere (1893); Studi di letteratura italiana (1894); Studi sul Leopardi (1904); Studi ...
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Filologo e critico letterario spagnolo (Barcellona 1942 - ivi 2024). Professore di letterature ispaniche medievali all'università autonoma di Barcellona, membro della Real academia española, è autore di [...] , 1966; La novela picaresca y el punto de vista, 1970). Importanti anche i suoi contributi su Petrarca e l'umanesimo (Vida y obra de Petrarca. Lectura del Secretum, 1974; El sueño del humanismo, 1992). Direttore dal 1979 della prestigiosa raccolta di ...
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Erudito (Saint-Pierre-du-Chemin, Vandea, 1290 circa - Parigi 1362); dapprima francescano, poi benedettino e priore di varie abbazie; i suoi Reductorium morale e Repertorium morale (terminati verso il 1340) [...] è un'interpretazione allegorico-morale delle favole di Ovidio, nella stesura della quale il B. si attenne anche ai suggerimenti del Petrarca, incontrato ad Avignone. Tradusse inoltre Livio in francese e compose un fortunato Doctrinale metricum. ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.