GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] fatto che essi "non sembravano rispettare a sufficienza le glorie e le tradizioni italiane, non amare abbastanza Dante e Petrarca e gli altri scrittori del trecento e del cinquecento, per correre dietro al forestierume, e non ai francesi e tedeschi ...
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BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] Amore).
Secondo una tradizione largamente rappresentata nel '400, lo schema compositivo è dato ancora direttamente dai Trionfi di Petrarca, che si incontra e si confonde poi col modello della visione dantesca; né mancano ricordi ovidiani. Nel Trionfo ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] dall'Ateneo di Brescia. Tradusse ancora da Catullo Le nozze di Peleo e Teti, passi delle opere latine dei Petrarca, e lasciò incompiuta una traduzione dal francese degli Essais di Montaigne. Alla sua abilità d'imitatore e traduttore dei classici ...
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FINELLI, Carlo
Stefania Frezzotti
Figlio di Vitale e di Maria Antonia Silici, nacque a Carrara il 25 apr. 1785 (cfr. Sica, 1989, p. 37).
II F. fu avviato alla scultura dal padre, discendente di una [...] nominato accademico di San Luca. Di questi anni (1814-1815) sono i busti di Ghiberti, Masaccio, Ariosto e Petrarca (Roma, Protomoteca Capitolina) realizzati su suggerimento del Canova per la serie di personaggi illustri del Pantheon.
Iniziò da questo ...
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ANDREA d'Angiò (o di Ungheria), re di Sicilia
Emile G. Léonard
Nato il 30 nov. 1327, secondogenito del re di Ungheria Caroberto d'Angiò, aveva soltanto tre anni quando si incominciò a negoziare il suo [...] di quest'ultima allontanarono i due giovani sposi, più che la brutalità che il Boccaccio attribuisce al giovane principe (Petrarca lo definisce, senza addurne le ragioni, "puer alti animi"). Gli interventi ben intenzionati del papa Clemente VI non ...
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BOLLANI (Bolani, Bollano, Bolano), Domenico
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Nacque a Venezia, intorno al 1445, da Candiano e da Lucrezia Marcello. Dopo i primi studi compiuti sotto la direzione del padre, si iscrisse all'università [...] .
Nel 1492 usciva a Venezia, per i tipi di Giovanni e Gregorio de' Gregori, l'editio princeps delle Familiares del Petrarca: l'editore, Sebastiano Manilio, l'aveva condotta su un codice della biblioteca del B., e, nella lettera dedicatoria con cui ...
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ACHILLINI, Giovanni Filoteo
Teresa Basini
Nacque in Bologna nel 1466 e vi morì il 13 ag. 1538. Fu fratello minore di Alessandro, per il quale nutrì affetto e ammirazione: ne pianse la prematura morte [...] dantesca, in cui l'autore immagina di avere delle visioni, in ciascuna delle quali si trova in compagnia di Dante, Petrarca, Guido Guinizelli e di una bellissima fanciulla, la Fede. Costei, per ordine divino, lo istruisce in teologia, filosofia e in ...
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AVANZO
Edoardo Arslan
Di un pittore di tal nome si hanno, a Vicenza, precise testimonianze: nel 1379 la chiesetta di S. Vincenzo viene dipinta con affreschi "per Avancium vicentinum"; la cappella di [...] l'ascrizione ad A. (Bettini) di un Giudizio nel Salone di Padova; un po' meno quella del ritratto (guasto) del Petrarca al Liviano. A. appare pertanto il rappresentante di una cultura il cui ambito comprese forse Vicenza e Padova e che, intorno al ...
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CONVERSI (Converso), Girolamo
Francesco Bussi
Nato verso la metà del sec. XVI a Correggio (Reggio Emilia), se ne ignorano data e luogo di morte. Dalla dedica delle canzoni; sue "prime fatiche" (1572), [...] già ad osservare A. Einstein, mostrano un compositore orientato in direzione "letteraria" nella scelta dei testi per musica (F. Petrarca, B. Castiglione, P. Bembo e altri, con esclusione dei poeti viventi) e "moderno" nella tendenza ad avvicinarsi ai ...
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GABIANI, Vincenzo
Elena Del Gallo
Le notizie sul G. "gentilhuomo et academico bresciano", documentato intorno alla metà del sec. XVI sono molto scarse. Le fonti non riportano le date di nascita e di [...] antologie poetiche, tipologia di libro cui si deve la diffusione dell'interpretazione classicistica del Petrarca proposta dal Bembo e della lirica petrarchista. La silloge curata da G. Ruscelli, Rime di diversi eccellenti autori bresciani, pubblicata ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.