Zoppio, Girolamo
Enzo Esposito
Letterato bolognese della seconda metà del sec. XVI; laureatosi in filosofia nel 1574, venne subito chiamato allo Studio di Macerata per leggere retorica e poesia. Ivi [...] del Bulgarini, lo Z. prese subito posizione e diede alle stampe i Ragionamenti in difesa di D. et del Petrarca (Bologna 1583).
Nei Ragionamenti D. è lodato per avere scritto " una attione fuor delle regole dello scriver poeticamente bene ...
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Montefeltro, Battista da
Luigi Michelini Tocci
Figlia (1384-1448) di Antonio, conte di Urbino, e di Agnesina dei Prefetti di Vico, sposò nel 1405 l'ultimo dei Malatesta di Pesaro, Galeazzo. Donna coltissima, [...] vivissima ammirazione per Dante.
Scrisse anche rime in volgare: in quei versi, invero alquanto mediocri, appare evidente l'influsso del Petrarca, ma, specialmente in un capitolo in lode di s. Girolamo, si sentono anche qua e là echi danteschi. Nel ...
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Scala, Bartolomeo Cinzio
Renzo Negri
Letterato pesarese (sec. XV), forse nipote dell'umanista quattrocentesco Bartolomeo Scala; visse in diverse corti italiane fermandosi soprattutto a Mantova. Al futuro [...] ; sono pure abbastanza evidenti le riprese di linguaggio dantesco specialmente nelle prose. Ma ben più rilevante appare la presenza del Petrarca e del Boccaccio, filtrati negli schemi del Magnifico, del Poliziano e del Bembo.
Bibl. - B.C.S., Rime e ...
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ANZICHE O ANZI CHE?
La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è anziché, con ➔univerbazione
Preferisce giocare anziché studiare
Le tue parole, anziché rabbonirlo, l’hanno inasprito.
Usi
La [...] il significato etimologico del latino ante ‘prima’, era normale l’uso di anzi che (scritto staccato) con valore temporale
non so s’io mi speri / Vederla anzi ch’io mora (F. Petrarca, Canzoniere).
VEDI ANCHE altroché o altro che?; piuttosto che ...
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Storico e poeta (Napoli 1507 - ivi 1591). In seguito ai contrasti avuti a Napoli col Viceré fu esule una prima volta nel 1540 e una seconda nel 1547, ma rientrò nella sua città nel 1589 e vi ebbe anche [...] Alessandro) che, pubblicate nel 1708, piacquero allora per la loro concettosità epigrammatica e la loro lontananza dalla pedissequa imitazione del Petrarca: tra i più sinceri estimatori vanno ricordati il Crescimbeni, il Muratori e il Martello. ...
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Poeta inglese (Londra 1716 - Cambridge 1771). Studiò a Eton e Cambridge dove, dopo un viaggio in Italia, (1739-41) si stabilì e trascorse tutta la vita dedito agli studî. I suoi interessi, i temi e il [...] la voga della poesia sepolcrale. All'elegia di G., che si apre con due versi di Dante e si chiude con una citazione del Petrarca, si ispirò Foscolo per I sepolcri. Seguirono nel 1754: Odes by Mr. Gray, cioè The progress of poesy e The bard, le prime ...
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Scrittore svizzero, nato a Berna il 3 settembre 1745, di antica famiglia di baroni del Sacro Romano Impero, originaria dell'Argovia e già resa illustre negli studî da Albrecht v. B. (1442-1504), storico [...] III e con la sua opera personale conferì nuovo prestigio alla celebre abbazia, che arricchì di manoscritti del Petrarca. Bailli di Gessenay e poi di Nyon, il B. rivestì importanti cariche nella pubblica amministrazione, rendendo eminenti servigi ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] autori italiani, prevalgono nettamente Dante (presente in tre raccolte), Petrarca (in sei), Boccaccio (in quattro), Ariosto (in sette). ma anche la Macharonea di Merlin Cocai, ha Dante e Petrarca, ma anche il Boccaccio. Opere latine e volgari, ...
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CASINI, Francesco
François-Charles Uginet
Nacque a Siena da Bartolomeo tra il 1340 e il 1349. Lo si trova citato per la prima volta nel 1369 come lettore all'università della sua città natale; lo stesso [...] poeta, la prima senza data e la seconda del 1374, l'anno in cui si affermò come medico di Gregorio XI. Petrarca aveva poco prima lanciato una violenta polemica contro i medici in generale e soprattutto contro il loro difensore, l'archiatra pontificio ...
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EMANUEL, Luisa
Chiara Boninsegni
Nata a Novara nel 1830, figlia del cavalier Carlo, amministratore dell'ospedale Mauriziano di Torino, e di Giuseppa Carotti, di origine nobiliare, ricevette un'educazione [...] averne tratto un concreto vantaggio, mentre una tappa fondamentale della sua formazione era stata la scoperta di Dante e del Petrarca. Aveva anche concepito una grande passione per le opere e la vita di Torquato Tasso, del quale possedeva una vasta ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.