ORSINI, Nicola
Marco Vendittelli
ORSINI, Nicola. – Figlio di Roberto di Romano e di Sveva del Balzo, nacque probabilmente nel 1331.
Si ignora il nome della moglie, dalla quale ebbe un solo figlio, Roberto, [...] Script., Editio altera, XV/5, I, Città di Castello 1902-1920, pp. 207, 234, 236 s., 239, 249, 470; M. Vattasso, Del Petrarca e di alcuni suoi amici, Roma 1904, pp. 17-22; Cronaca aquilana rimata di Buccio di Ranallo di Popplito di Aquila, a cura di V ...
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CHIAVELLI, Lagia
Pasquale Stoppelli
Lixa o Alicia, secondo Wadding; ma nota comunemente, e impropriamente, con il nome di Livia, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del XV. Non [...] anche Ortensia di Guglielmo da Fabriano e Leonora della Genga), che lo stesso Gilio vantava essere vissute ai tempi del Petrarca. A questo nucleo originario di rimatrici si aggiunsero, nel corso del XVII sec., i nomi di Elisabetta Trebbiani di Ascoli ...
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CRESCINI, Iacopo
Magda Vigilante
Nacque a Padova il 4 dic. 1798.
Educato allo studio dei classici sotto la guida di Giuseppe Barbieri, il C. rivelò assai presto doti poetiche pubblicando un Saggio di [...] rincipalmente a temi encomiastici e d'occasione;scrisse infatti La patria gratitudine (ibid. 1822) per il busto eretto al Petrarca nel duomo di Padova; una Canzone (ibid. 1823) dedicata a Carlotta Marchionni; e poesie varie in occasione di nozze ...
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Papini, Giovanni
Aurelia Accame Bobbio
Scrittore (Firenze 1881 - ivi 1956). Il D. del P. è, come altre figure da lui studiate, in gran parte proiezione soggettiva della sua personalità di uomo e di [...] e metafisica ", l'interesse curioso verso l'umanità maschia e appassionata del poeta, capostipite, contro il Petrarca, della tradizione virile della letteratura italiana, secondo il concetto caro al P., di eredità ottocentesca. Spesso indulge ...
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(lat. Sophoniba; gr. Σοϕονίβα o Σοϕωνίς, prob. dal punico Saphonba῾al). - Nobile cartaginese, figlia di Asdrubale e sposa di Siface, re dei Massesili.
Vita
Secondo la tradizione, certamente romanzata, [...] che esisteva una tradizione poetica su Sofonisba. L'episodio di Sofonisba ebbe grande fortuna nella letteratura del Rinascimento; già Petrarca le dedicò un episodio dei Trionfi e uno dell'Africa, che generalmente è ritenuto un'oasi di poesia nella ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] Orationes pro sancto Hieronymo, il trattato De arte metrica in collaborazione con F. Zabarella, e pubblicò l'Africa di Petrarca. Dopo un nuovo soggiorno a Firenze per apprendervi il greco, tornò a Padova dove ottenne il dottorato in arti, medicina ...
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Signore di Padova (Padova 1325 - Monza 1393); governò dal 1350 con lo zio Iacopino, poi dal 1355 da solo, promovendo una politica di espansione: occupò nel 1361 Feltre e Belluno, ma, assalito dai Veneziani [...] Francesco Novello, riducendosi a Treviso. Cacciato l'anno dopo da una rivolta popolare fomentata dai Veneziani, morì prigioniero dei Visconti. Petrarca, che fu ospite di F., a Padova e ad Arquà, negli ultimi anni della sua vita, gli dedicò il suo ...
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GIOVANNI Balbi da Genova (Iohannes de Ianua)
Lessicografo medievale, nativo di Genova, dell'ordine dei frati predicatori, autore del Catholicon, ch'egli dichiara di terminare nel 1286, dopo lunghi anni [...] e semantiche, ne fecero il trattato più compiuto, al quale attinsero i dotti del Trecento - e vi ricorsero il Petrarca e specie il Boccaccio - e di cui si conservano molti esemplari: buoni quelli della Laurenziana di Firenze e della Vaticana ...
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HILLE, Peter
Lavinia Mazzucchetti
Lirico tedesco, nato l'11 settembre 1854 a Erwitzen in Vestfalia, morto a Grosslichterfelde il 7 maggio 1907. Singolare tipo di poeta e di vagabondo, che per la dolorosa [...] un romanzo Die Hassenburg (1905) e la tragedia Des Platonikers Sohn (1897), ove è protagonista un immaginario figlio del Petrarca, vittima del padre. Qui, come in parecchi frammenti rimasti incompiuti (François Villon, Walter von der Vogelweide, ecc ...
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Giannone, Pietro
Mario Fubini
Una testimonianza poco nota dell'avvio allo studio di D. negli anni tra il Sei e Settecento si ha nell'autobiografia del G., là dove si ricorda come momento importante [...] ") gli fu dato liberarsi dal gusto marinesco e intendere la più alta e severa poesia.
Ora tra quei poeti egli, dopo il Petrarca, fa esplicita menzione di D. soffermandosi sull'argomento per rilevare come a poco a poco soltanto sino all'età più matura ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.