MONTANARI, Fausto
Luca Lombardo
– Nacque a Viterbo, l’11 maggio 1907, da Giovanni Carlo e da Emma Sestini.
Compiuti gli studi liceali a Pavia, dove si era trasferito con la famiglia da Mantova nel 1918, [...] , già apparsi in riviste e opere miscellanee, tesi a scandagliare un orizzonte vastissimo della letteratura italiana, da G. Guinizzelli a Petrarca, da G. Boccaccio a L. Ariosto, da G. Leopardi ad A. Manzoni, i quali erano stati riuniti dal M. in ...
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FRIGNANI, Tommaso
Hélène Angiolini
Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, [...] e l'inaugurazione della facoltà teologica di Bologna, in Miscell. francescana, XXXVI (1936), p. 528; G. Pistoni, Un modenese amico del Petrarca: il cardinale T. F., in Atti e mem. dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Modena, s. 5, XII (1954 ...
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FLORIO, Lavinia
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 13 sett. 1752 dal conte Daniele, noto poeta friulano, e da Vittoria dei conti di Valvason-Maniago Arcoloniani, dama di notevole cultura e spiritualità. [...] in casa una formazione assai accurata e completa, che andava dai classici greci e latini al Canzoniere del Petrarca (che sapeva a memoria) e alle opere letterarie contemporanee (specie del Metastasio, amico personale di Daniele), dalla storia ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] (Tesi 2007: 203-209): emerge su tutti l’opera di ➔ Pietro Bembo, editore del Petrarca aldino (1501) e teorizzatore della lingua di ➔ Petrarca e ➔ Boccaccio nelle Prose della volgar lingua (1525), che impresse un marcato carattere arcaizzante all ...
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diastole
Gian Luigi Beccaria
I metricologi chiamano d. l'avanzamento dell'accento che si verifica nel verso per necessità ritmiche (‛ sistole ' il fenomeno contrario): spesso è difficile stabilire se [...] nella lingua poetica italiana) è l'accentazione piana di ‛ umìle ': cfr. Vn XXII 9 1 (e, per analogia, simìle ' al v. 4, piano anche in Petrarca), XXIII 27 71, XXVI 12 9, XXVII 5 14, Rime LXXX 13, Rime dubbie XV 14, XVI 9, Pg VIII 24, Pd VI 135 (ma ...
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Tedaldo della Casa
Raffaelr Giglio
Umanista, appartenente all'ordine dei Minori francescani, legato da rapporti di amicizia con Boccaccio, Coluccio Salutati, Filippo Villani, Francesco da Buti, Lapo [...] Sarri, Frate T. della Casa e le sue trascrizioni petrarchesche, in " Annali della Cattedra Petrarchesca " IV (1933); e v. anche F. Petrarca, L'Africa, a c. di N. Festa, Firenze 1926, p. LII; ID., Rerum memorandarum libri, a c. di G. Billanovich, ibid ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] dimostra la fortuna del De casibus e del De mulieribus claris di G. Boccaccio, e del De remediis di F. Petrarca), mentre via via si fa strada un tentativo d’imitazione della prosa italiana, più concretamente tecnico. Nei vari Cancioneros dell’epoca ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] da una sollevazione popolare, in un clima di aspettazione di ordine e pace, documentato forse dalla canzone Spirto gentil del Petrarca. Ottantenne, dovette sopportare il duro colpo inflitto alla sua famiglia dalla strage dei suoi, compiuta da Cola di ...
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Poeta spagnolo (Alcalá de Henares 1536 - ivi 1620 circa). Dimorò in Italia e nelle Fiandre. Tornato in patria, abbandonò lo studio delle lettere e la poesia, e sul letto di morte ordinò che tutte le sue [...] gusto pastorale e classicheggiante, le poesie del F. rivelano un'attenta imitazione dei modelli, specialmente di Orazio e del Petrarca. Molto nota è la lettera che, nel 1560, F. indirizzò ad Ambrosio de Morales sull'Hablar y pronunciar el castellano ...
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FRANCESCO di Vannozzo
Ezio LEVI
Nato a Padova nel 1340 circa, di famiglia aretina dedita all'arte della lana, studiò a Bologna; poi visitò la Provenza e tornato in Italia frequentò, musico e giullare, [...] anche, e più, come musico. Il signore di Verona gl'inviava in dono un'arpa costruita per lui con particolare artificio; il Petrarca ne esaltava il "canto perfetto".
Bibl.: E. Levi, F. di V. e la lirica nelle corti lombarde del sec. XIV, Firenze 1908 ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.