. Famiglia romana. Fu un ramo della famiglia dei Conti di Segni. Le sue origini storiche risalgono a Trasimondo, padre di quel Giovanni Lotario, che fu nel 1198 papa Innocenzo III. La famiglia si stabilì [...] allora in Roma e vi innalzò quella Tor de' Conti che parve al Petrarca tota urbe unica (De reb. famil., XI, 7). Diversi congiunti del pontefice furono creati cardinali: Ugolino, cardinale nel 1198, poi papa Gregorio IX (v.); Giovanni, cardinale nel ...
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LEVATI, Ambrogio
Egidio Bellorini
Erudito, nato a Biassono (Milano) il 20 febbraio 1790, morto a Pavia il 6 luglio 1841. Fu sacerdote e insegnò nei licei di Milano e di Bergamo, poi latino e greco nell'università [...] anni del sec. XIX (Milano 1831), che viene ancora utilmente consultato; si ricordano pure i Viaggi di Francesco Petrarca (Milano 1820); i Racconti piacevoli sui giudizi di Dio (Milano 1821); il Dizionario biografico cronologico delle donne illustri ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] del gusto nelle adunanze letterarie dei gesuiti a Bologna, sia nella poetica e nell'estetica del B. cfr. A. Bonfatti, Il Petrarchismo critico di S. B., in Giorn. stor. della letter. ital. CXIII (1936), pp. 1-51.
Per le Raccolte, cfr. la ristampa ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , e su che cosa si fanno le osservazioni: le regole si ricavano dalla lettura e dallo studio delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio, che sono state scritte con esercizio di poetica e di retorica e con armonia spiegabili solo con la presenza di ...
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MEZZANI, Menghino
Saverio Bellomo
– Domenico, più noto con l’ipocoristico Menghino (o Minghino), nacque presumibilmente durante l’ultimo decennio del XIII secolo a Ravenna, dove il padre Ugolino, originario [...] 413-454); D. Berardi, Un notaio ravennate e la «Commedia», in Romagna arte e storia, IX (1989), 25, pp. 5-10; F. Petrarca, Senile V 2, a cura di M. Berté, Firenze 1998, p. 77; F. Roediger, Dichiarazione poetica dell’«Inferno» dantesco di frate Guido ...
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GREGORIO (Goro, Ghirigoro) d'Arezzo
Luca Marcozzi
Sulla base dei pochi e incerti elementi a nostra disposizione, la biografia di G. può essere ricostruita solo per sommi capi.
Nacque ad Arezzo al principio [...] la produzione poetica di G., l'argomento delle sue canzoni è essenzialmente morale, tranne nel caso della canzone ispirata dal Petrarca, ascrivibile piuttosto al genere lirico. Il significato è spesso di ardua interpretazione: si tratta per lo più di ...
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Letterato (Firenze 1498 circa - Venezia 1566). Frequentatore in gioventù degli Orti Oricellari (a questo periodo vanno fatti risalire i suoi Dialoghi della morale filosofia, 1526), nel 1522, accusato di [...] a Venezia. Qui pubblicò tutte le sue opere (traduzioni di Aristotele, Cicerone, Plinio, edizioni di Boccaccio e Petrarca, traduzioni e commenti biblici, ecc.), dal 1541 nella tipografia fondata insieme ai fratelli, e fu più volte processato ...
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Nacque di cospicua famiglia in Bologna il 29 gennaio 1501. Conseguì il dottorato in diritto civile e canonico; ma l'amicizia con Giovanni Della Casa, con i cardinali Contarini, Pole e Bembo, ai quali servì [...] di sua morte. Dell'opera sua di letterato che fu amplissima furono pubblicate, lui vivo o poco dopo di lui, la Vita del Petrarca in cui difese l'amore platonico del grande poeta, e quelle dei cardinali Bembo, Pole e Contarini. Molte altre opere si ...
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Architetto, nato a Parma nel 1780 e ivi morto il 15 luglio 1854. Con le sue costruzioni solide, ed austere, diede alla sua patria un aspetto di dignitosa città neoclassica. È autore del teatro di Fidenza, [...] al B., sono il palazzo della Corte d'appello di Parma, la sala di lettura della Biblioteca Palatina, e il tempietto del Petrarca a Selvapiana nel quale il B. ebbe quale collaboratore il Toschi. Il B. col Toschi e col Borghesi costituì la triade ...
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Rimatore e novelliere del sec. XVI. Nacque a Lodi, ma visse a lungo a Roma, dove fu caro a Leone X per il suo piacevole umore. Ci rimane di lui una traduzione di Ornati e arguti motti de' più boni autori [...] et altre Rime, con alcune Novelle, capitoli e stanze, pubblicati a Roma l'anno seguente. Le Rime lo mettono al seguito del Petrarca, ma la forma è poco limpida e accurata. Migliori le sei Novelle, che vi sono aggiunte, le sole, a detta dell'autore ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.