DEL GARBO, Tommaso
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze verso il 1305 dal famoso medico Dino, di nobile e antica famiglia. Studiò con Gentile da Foligno ma, a detta di F. Villani, "paterni acuminis imitator [...] un medico d'Oltralpe. In una lettera delle Senili (XII, I), del 13 luglio 1370 indirizzata al medico Giovanni Dondi di Padova, il Petrarca ricorda l'incontro dell'anno precedente con il D., in casa di un amico (se però la lettera fosse del 1366, come ...
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Bandini, Domenico
Aurelia Accame Bobbio
Umanista (Arezzo 1335 circa - 1418). Nella sua enciclopedia, Fons memorabilium universi (parte V, volume III, libro I, De viris claris, a cc. 128-129), il B., [...] pubblicate, dapprima da L. Mehus, in Vita Ambrosii Traversari, Firenze 1759, 168-170, e poi da A. Solerti, in Le vite di D., Petrarca e Boccaccio, Milano, s.a. [1904]. Sul B. in generale v. la voce di M. Hankey, in Dizion. biogr. degli Ital, V (1963 ...
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ghiaccio
Bruno Basile
Ricorre in Rime dubbie V 27 Ben avrà questa donna cor di ghiaccio, ove il termine è chiamato, con analogia tipica della lirica cortese, a esprimere " il gelo ", " la freddezza [...] corrisponde all'amore del poeta. La voce, tra le prime attestazioni di una metafora-archetipo che ha sapore di ‛ tòpos ' anche in Petrarca (cfr. Rime LIX 6 e LXVI 22), può far ricordare, sia pure in tono assai tenue, certo vocabolario da rime petrose ...
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Piendibeni, Francesco
Notaio, di Montepulciano (secc. XIV-XV); scolaro di Pietro da Moglio; successe a Filippo Villani nel cancellierato di Perugia; fu scrittore apostolico e, sotto l'antipapa Giovanni [...] al 1433).
A lui si deve il codice Vaticano Palatino 1729, che ci ha tramandato, oltre al Buccolicum carmen del Petrarca e alla Monarchia di D., nove delle tredici epistole dantesche.
Bibl. - G. Billanovich, Giovanni del Virgilio, Pietro da Moglio ...
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Filologo e linguista tedesco (Königsberg 1859 - Berlino 1936). Insegnò all'univ. di Halle per quasi un ventennio, studiò la lingua dell'età del Minnesang (Reinmar der Alte und Walter von der Vogelweide, [...] formazione dello spirito germanico dalla fine del Medioevo alla Rinascenza (fondamentale lo studio Reformation, Renaissance, Humanismus, 1918). Pubblicò il carteggio di Cola di Rienzo e illustrò l'influenza del Petrarca sull'umanesimo in Germania. ...
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Letterato (Pietrafitta 1836 - Bellavista, Portici, 1916), prof. (dal 1878) di letteratura italiana nell'univ. di Napoli. Senatore (1905). Notevoli la vastità della cultura e la ricchezza degli interessi, [...] quelle di una critica estetico-psicologica di derivazione desanctisiana. Opere principali: Saggi critici (1876); Studi sul Petrarca (1878); Studi di letterature straniere (1893); Studi di letteratura italiana (1894); Studi sul Leopardi (1904); Studi ...
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Storico della letteratura, nato a Intra il 30 marzo 1867. Studiò filologia romanza a Zurigo e poi a Parigi sotto Gaston Paris; è uno dei maggiori rappresentanti degli studî di letteratura comparata (Die [...] colui che vi attende. Dal 27 settembre 1929 è accademico d'Italia e dal 1931 presidente dell'Istituto culturale italo-germanico di Colonia (Petrarca-Haus).
Bibl.: Bibl. completa fino al 1920 in A. F., L'opera di un maestro, a cura di G. A. Alfero, G ...
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CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] anni nell'Accademia fiorentina dove fu eletto più volte console, tenne diverse letture pubbliche e private commentando poesie del Petrarca (29 genn. 1541; 11 genn. 1543; 1º marzo 1543; 21apr. 1590) e lasciò un'esposizione manoscritta su un sonetto ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , a riassorbire nel cerchio incantato del suo ‘platonismo’ tanta parte della tradizione, dagli stilnovisti a Dante e a Petrarca. La lussureggiante vivacità delle immagini, la teoria dell’amore e della bellezza, la centralità dell’uomo «copula del ...
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Erudito (Saint-Pierre-du-Chemin, Vandea, 1290 circa - Parigi 1362); dapprima francescano, poi benedettino e priore di varie abbazie; i suoi Reductorium morale e Repertorium morale (terminati verso il 1340) [...] è un'interpretazione allegorico-morale delle favole di Ovidio, nella stesura della quale il B. si attenne anche ai suggerimenti del Petrarca, incontrato ad Avignone. Tradusse inoltre Livio in francese e compose un fortunato Doctrinale metricum. ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.