vergare
Maria Adelaide Caponigro
Nel significato di " tracciare segni ", e quindi nel sintagma ‛ v. carte ', " scrivere ", ricorre in Pg XXVI 64 ditemi, acciò ch'ancor carte ne verghi, / chi siete voi, [...] nelle parole di D. a Guido Guinizzelli (lo stesso sintagma è presente anche in Petrarca, nel sonetto Alma gentil, cui tante carte vergo).
Il verbo compare, come termine proprio di un particolare tipo di tessuto (per cui cfr. Castellani, Nuovi Testi ...
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Poeta francese (n. Lione tra il 1500 e il 1510 - m. ivi forse 1564). Esponente di quella "école lyonnaise" che precede e annuncia la Pléiade, si disse di origine italiana (dei marchesi di Ceva) e fu scabino [...] a Lione. Influenzato dal neoplatonismo di M. Ficino e da Petrarca (nel 1533 fu al centro del preteso ritrovamento, ad Avignone, della tomba di Laura), scrisse versi latini, componimenti in lode della bellezza muliebre (tra cui il Blason du sourcil) ...
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Studiosa di tradizioni popolari (Catania 1894 - ivi 1971), insegnò questa disciplina presso la facoltà di lettere dell'univ. di Catania dal 1949 al 1964. Oltre che di storia delle tradizioni popolari (Studi [...] di folklore, 1953, e varî saggi sul folclore siciliano), si è occupata di letteratura italiana (Il Petrarca nell'Ottocento, 1923; Domenico Cavalca, 1925; Studi di letteratura antica siciliana, 1935), con interessi anche per problemi di storia della ...
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Ecclesiastico (Périgueux 1301 - Avignone 1364). Vescovo di Limoges (1324), poi di Auxerre (1329), cardinale (1331), fu zio di Carlo di Durazzo. Durante la guerra dei Cento anni, alla vigilia della battaglia [...] di Poitiers, cercò di rappacificare i sovrani Giovanni di Francia ed Edoardo III d'Inghilterra. Fu protettore di Petrarca. ...
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Saba, Umberto
Silvia Zoppi Garampi
Il poeta sereno e disperato
Tra i più importanti poeti italiani del Novecento, Umberto Saba è l’unico a non aver vissuto le esperienze dell’avanguardia e del simbolismo. [...] Nei suoi versi vuole rinnovare la tradizione lirica italiana, da Petrarca a Leopardi. Il suo linguaggio è semplice e diretto, come la lingua parlata. I temi che sceglie sono autobiografici, analizzati attraverso lo studio delle teorie psicoanalitiche ...
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settenàrio Verso composto di sette sillabe metriche, con accento principale fisso sulla sesta e uno o due altri su una delle prime quattro sillabe, da cui una grande varietà di armonia. Prevale il ritmo [...] giambico, con accenti sulla 2ª, 4ª e 6ª sillaba ("Rettor del cielo, io cheggio", F. Petrarca). È il verso più usato dopo l'endecasillabo, per lo più congiunto a questo e al quinario in varie forme strofiche. ...
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MARSAND, Antonio
Letterato e bibliografo, nato a Venezia nel 1765, morto a Milano il 3 agosto 1842. Datosi alla carriera ecclesiastica, fu dapprima predicatore, poi insegnante di statistica e di economia [...] dall'insegnamento, si dedicò a studî eruditi, e particolarmente alla raccolta di edizioni petrarchesche e di scritti sul Petrarca: raccolta di cui pubblicò un catalogo (Biblioteca petrarchesca, Milano 1826). Il M. si fece anche editore delle Rime ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] Edmond Albe ha dimostrato che Bertrando del Poggetto non era né il figlio naturale di Giovanni XXII, come talune allusioni del Petrarca e di Villani tendono a far credere, né suo nipote – con il successo de Il nome della rosa, certe false reputazioni ...
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Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] vetera in Hesiodi carmina, 1955; i Panegirici epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (Leonzio Pilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovo di Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di contemporanei ...
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Orientalista (n. Loano 1821 - m. 1903); carmelitano, fu assistente per i manoscritti orientali alle biblioteche di Firenze e di Torino. Fece per primo conoscere in Italia (1874) il dīwān del poeta mistico [...] arabo Ibn al-Fāriḍ, di cui non riconobbe però il carattere allegorico, e che paragonò al Canzoniere di Petrarca. ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.