Letterato (Firenze 1342 circa - ivi 1394). Agostiniano, godette per il suo sapere di grande autorità; la signoria di Firenze gli affidò importanti incarichi, e per due volte chiese invano al papa la sua [...] Spirito, ove visse, fece un ritrovo di dotti: amico di Petrarca, fu uno degli iniziatori dell'umanesimo fiorentino. Restano di lui il commento a due canzoni politiche e ai tre sonetti di Petrarca contro la curia avignonese, e lettere politico-morali. ...
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MANDELLO (Mandelli), Giovanni (Giovannolo)
Federica Cengarle
Figlio di Guidetto di Ottolino e di Floramonda di Matteo (I) Visconti, nacque presumibilmente a Milano nel primo quarto del XIV secolo.
Il [...] in Lombardia, a cura di F. Cognasso, in Rer. Ital. Script., 2a ed., XVI, 4, pp. III, IX, 63, 77, 91, 107; F. Petrarca, Scritti inediti, a cura di A. Hortis, Trieste 1874, p. 107 n. 1; Carte varie a supplemento e complemento dei volumi II, III, XI ...
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CALORIA (Calorius, Calogierus), Caio, detto Ponzio
Enrico Pispisa
Poche e vaghe sono le notizie sulla vita del C., di cui non si conoscono con sicurezza neanche il luogo e la data di nascita.
Sembra, [...] certa tradizione che faceva capo al cantore di Laura) volesse, con i suoi irriverenti versi, stigmatizzare più che il Petrarca le aberrazioni dei lirici contemporanei, colpevoli, a suo giudizio, di aver reso incomprensibile una letteratura che il C ...
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TALLEYRAND-PÉRIGORD
Francesco Lemmi
. La famiglia Périgord ha origine antichissima: Talleyrand sembra un soprannome, aggiuntosi nel sec. XII. Il ramo primogenito, al quale appartiene Elia di T.-P. (1301-1364), [...] cardinale dal 1331, zio di Carlo di Durazzo e amico del Petrarca, si estinse con Archambauld VI che morì in Inghilterra nel 1435. Allora la contea sovrana di Périgord passò a Giovanni di Blois, poscia ai Borboni e infine fu riunita alla corona da ...
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Nadal, Giovanni Girolamo
Giorgio Padoan
Letterato veneziano, appartenente alla famiglia patrizia Nadal (in versione toscana, Natali); di lui restano scarse e frammentarie notizie biografiche.
Accanto [...] (Leandr. IV VI 61-66), e strettamente legato alla cerchia dei letterati della sua città e in relazione con i discepoli del Petrarca: come appunto fu G.G. Nadal. Da un passo del poema si ricava pure che il fratello dell'autore ricopriva carica ...
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Franchi, Leonardo
Vincenzo Presta
Medico ed erudito, nato agl'inizi del 1500, morto dopo il 1534; discendente della nobile famiglia settempedana dei conti di Truschia di Sanseverino.
Possessore di codici; [...] studioso dell'idioma toscano, fu conoscitore profondo di D. e del Petrarca. Fin dal 1481 tenne cattedra di medicina nell'ateneo senese dove prima aveva compiuto anche gli studi filosofici. Fu raccoglitore e illustratore delle antichità patrie (De ...
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Storico e letterato (Breslavia 1848 - Berlino 1919), figlio di Abraham. Prof. (1880) di storia della letteratura moderna nell'univ. di Berlino, attese alla revisione della Kultur der Renaissance in Italien [...] del Burckhardt, di cui curò dieci edizioni; e si segnalò per studî sulla letteratura (Petrarca, 1874; Renaissance und Humanismus in Italien und Deutschland, 1882; Goethe, sein Leben und Schaffen, 1910) e sulla cultura ebraica (Die deutsche Literatur ...
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Letterato italiano (Apiro, Macerata, 1838 - Roma 1902); insegnante di scuole medie, poi (1881) professore di letteratura italiana all'univ. di Palermo; dal 1890 alla morte deputato al parlamento. I suoi [...] studî si volsero particolarmente a Leopardi (Studi leopardiani, 1901, e edizione delle opere), a Petrarca e al Seicento; ma va ricordato anche il Manuale della letteratura italiana nel sec. XIX (1882-87). ...
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Scultore, nato a Felino (?) (Parma) nel 1807 (?), morì il 3 maggio 1849. Fu scolaro del Bartolini ed ebbe a sua volta, come scolari, il Ferrarini e il Guastalla. Fra le sue opere più notevoli ricordiamo [...] la statua del Petrarca per il tempietto di Selvapiana, un bassorilievo per la lunetta sulla porta della Steccata a Parma, il busto di Paolo Toschi ora nella collezione Godi-Tiosch-Giusteschi di Parma, alcuni lavori per la famiglia Sanvitale in ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] alterne sta in rapporto all'altro, di 1 a 3 in Cavalcanti, di 1 a 5 in D., di 1 a 6 in Cino, e in Petrarca si reperiscono 14 s. con la fronte a rime alterne, su 317. Istruttivamente Antonio da Tempo definirà il s. del secondo tipo come " simplex qui ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.