Poeta ungherese (Sümeg 1772 - ivi 1844), fratello di Károly. A Vienna, membro della guardia reale, venne a contatto con i circoli intellettuali. Nel 1796 combatté in Italia, dove cadde prigioniero dei [...] Francesi; in Provenza si immerse nello studio di Petrarca, sotto l'influsso del quale scrisse, in due parti: Himfy szerelmei "Gli amori di H." (Kesergő szerelem "L'amore doloroso", 1801, e Boldog szerelem "L'amore felice", 1807). Gran successo ebbero ...
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Scrittore spagnolo (Barcellona fine sec. 15º - ivi 1542). Conobbe il Castiglione e il Navagero (del primo tradusse felicemente Il Cortegiano nel 1534) e fu unito da vincoli di amicizia con Garcilaso. Imitò [...] i modelli italiani, tra cui soprattutto il Petrarca e il Bembo, in componimenti spesso induriti dalla programmaticità della innovazione metrica. Più autentica la sua vena poetica quando si accosta con semplicità ai temi quotidiani. Oltre ai brevi ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] Messaggiero che dà nome al famoso dialogo sia un'occasione di godere poeticamente antiche e recenti immaginazioni, di Platone e di Petrarca, dei prodigi di Mosè e dei maghi egizi o di Apollonio Tianeo, gustando la vaghezza non pur di questo o quel ...
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Letterato (Venezia 1470 circa - ivi 1549). Fu uomo di grande rettitudine e vasta cultura, assai stimato da L. Ariosto, P. Bembo, B. Varchi, S. Speroni, dai maggiori uomini dell'età sua. Scrisse commenti [...] alla Divina Commedia e al Canzoniere di Petrarca, liriche e una grammatica italiana (ined.), di cui si servì il nipote Giacomo (1510-1550) nelle sue Regole grammaticali (1545). ...
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Durante la seconda Guerra mondiale la città fu ripetutamente bombardata da aerei anglo-americani che la danneggiarono gravemente. Conclusosi l'armistizio fra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943) e [...] offesa alcuna. Molto danneggiati sono stati anche il palazzo del Capitano del Popolo, quello degli Albergotti, la casa del Petrarca, oggi ricostruita, e quella del Vasari. Anche il palazzo Altucci è stato colpito e nel museo sono andati distrutti ...
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Fiorentina, Accademia
Michele Messina
. Dapprima Accademia degli Umidi, fondata il primo novembre 1540 da Giovanni Mazzuoli, detto lo Stradino, assunse il nome di A.F. il 14 dello stesso mese. In origine [...] culto e lo studio della nostra lingua, grande suo merito fu l'aver curato, in un secolo che volgeva la sua adorazione al Petrarca, la lettura e il commento della Commedia, poiché essa, oltre a dimostrare l'idoneità del volgare a trattare i più alti ...
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– Artista e religioso (m. Gerusalemme 1660). Le notizie su questo artista non consentono di stabilirne con certezza l’anno di nascita, ipotizzata da L. Saviano tra gli ultimi anni del Cinquecento e i primi [...] del Seicento. Al secolo Antonio Petrarca, proveniente da un nobile casato e detto “teologo, predicatore e saggio amministratore” nei documenti francescani di Gerusalemme, dal testo Le artistiche miniature della prima lettera testimoniale della ...
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(App. IV, I, p. 252)
Compositore italiano. Intensa è stata la sua attività dopo il 1972. Si ricordano tra le sue composizioni più notevoli: Per la dolce memoria di quel giorno, balletto su testi del Petrarca [...] (coreografo M. Béjart, Firenze 1974), La vera storia (Milano 1982), Un Re in ascolto (Salisburgo 1984), Quattro versioni originali della 'Ritirata Notturna' di Madrid di Boccherini sovrapposte e trascritte ...
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È da considerarsi il primo poeta ungherese, nello stretto senso della parola; fu il primo infatti che, scrivendo canzoni amorose, adoperasse la lingua della sua nazione. Per questo si disse nel suo paese [...] : come Dante, infatti, nobilitò la lingua volgare del suo paese, elevandola a lingua letteraria; e come il Petrarca, scrisse rime ispirate direttamente agli avvenimenti della propria vita: contemporaneamente fu anche il primo lirico - e il solo ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Francesco Doni che pubblicò nel 1547 una raccolta assai letta di lettere e brevi testi di diversi autori - fra i quali Petrarca - che si apriva con l'epistola dantesca, al cui proposito va notato che la citazione da Virgilio circa il nuovo avvento ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.