Commentatore di Dante. Della famiglia dei Rambaldi, nacque a Imola tra il 1336 e il 1340. Nel 1365 andò ambasciatore per gl'Imolesi a papa Urbano V ad Avignone. Dal 1367 al 1376 insegnò grammatica a Bologna [...] dei Bolognesi, dovette partire e passò a Ferrara, dove, protetto da Nicolò II, continuò la sua opera d'insegnante. Conobbe il Petrarca e il Boccaccio, di cui ascoltò le lezioni su Dante (1374). Morì a Ferrara il 16 giugno 1390. È specialmente noto ...
Leggi Tutto
DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] furono fatte dodici edizioni) è la summa delle fatiche del Del Bailo.
In essa si contengono "tutte le voci di Dante, Petrarca, Boccaccio e d'altri buoni autori... con le quali si ponno scrivendo isprimere tutti i concetti dell'huomo di qualunque cosa ...
Leggi Tutto
George, Stefan
W. Theodor Elwert
Poeta tedesco (Büdesheim, presso Bingen sul Reno, 1868 - Locarno 1933); uno dei maggiori simbolisti europei. Imparò l'italiano al liceo per leggere, seguendo la tradizione [...] dei romantici tedeschi, Petrarca e il Tasso. Fu sullo scorcio del secolo che il G., che già fin dal 1890 adoperava la terzina dantesca, andò scoprendo la sua affinità con D., in ciò incoraggiato dai suoi discepoli; uscì da una crisi spirituale avendo ...
Leggi Tutto
Letterato (n. Parma 1325 - m. dopo il 1387); segretario di Azzo da Correggio e maestro dei figli di lui, lo seguì anche nell'avversa fortuna. Non ci sono noti i suoi scritti letterarî, ma fu molto stimato [...] contemporanei, e in particolare da Petrarca, che gli inviò varie lettere. Fu lui assai probabilmente a mettere insieme una preziosa raccolta di lettere indirizzategli da diversi letterati, fra cui dieci autografe di Petrarca, che costituisce ora il ...
Leggi Tutto
Letterato (Palermo 1712 - Roma 1787), gesuita, insegnò a Malta e a Palermo. Scrisse un'Introduzione alla volgar poesia (1a ed. 1749, 2a ed. accr. 1755), aspramente criticata dal Baretti, e raccolse Voci [...] e locuzioni poetiche di Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso e d'altri autori del Cinquecento (1756). ...
Leggi Tutto
Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] . Nel luglio 1825 poté finalmente stabilirsi a Milano stipendiato dall'editore A. F. Stella, per il quale pubblicò un commento a Petrarca (1826) e due crestomazie, di prose (1827) e di versi (1828), di autori italiani. Da Milano nel settembre 1826 si ...
Leggi Tutto
VITRY, Philippe de
Musicista, nato nella Champagne circa il 1285, morto a Parigi nel 1361. Fu anche poeta, diplomatico, segretario di monarchi (Carlo IV e Filippo VI), prelato (vescovo di Meaux). Quale [...] poeta è lodato dal Petrarca; in una lettera, con le parole "Poëta nunc unicus Galliarum", e quale compositore ebbe gran fama ai suoi tempi. Ma delle poesie non ci è giunto che ben poco, e delle musiche null'altro che un Mottetto. Quale teorico, il de ...
Leggi Tutto
Verseggiatore (n. Perugia 1426 circa - m. 1496), fu anche soldato di ventura al seguito dei tre condottieri Piccinino, che cantò nel lungo poema Altro Marte (101 capitoli ternarî). Scrisse inoltre La Fenice, [...] poema a imitazione dei Trionfi di Petrarca, un canzoniere amoroso, ecc. ...
Leggi Tutto
Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] nel magistero di Trissino e si erano «più dalla patria lingua partiti ed a quella di Dante e del Petrarca accostati» (ed. Castelvecchi 1986, p. 56), cioè Luigi Alamanni (di nuovo), Zanobi Buondelmonti, Francesco Guidetti, Cosimo Rucellai e un ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Giovan Battista
Giorgio Patrizi
Scarsissime sono le notizie intorno alla sua vita. Nato a Firenze da una famiglia nobile, intraprese unitamente gli studi di diritto e di letteratura. Dagli [...] questo procedimento è una nota sui verbi riflessivi, quali si rinvengono nella lingua toscana e sull'uso che ne fa il Petrarca. Anche Dante è un punto di riferimento costante ed è evidente la tendenza del C. ad unire alla delineazione della retorica ...
Leggi Tutto
petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.