CERONI, Luigi
Giovanna Quattrocchi
Nacque a Roma nel 1815. Le notizie intorno alla sua vita sono scarse fino al 1857; era abbastanza noto tra gli incisori romani, e lavorava sia con il sistema a mezza [...] corte, delle scienze, della chiesa. Sempre a Parigi incise quaranta smalti del Petitot con personaggi storici e donne celebri, pubblicati da Blaisot nel 1862 (Les émaux de Petitot du Musée du Louvre ...). A questa serie aggiunse più tardi altri sei ...
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BOUDARD, Jean-Baptiste
Serenita Papaldo
Figlio di Philippe, nacque a Parigi probabilmente nel 1710; dopo aver vinto nel 1732 il premio Roma per la scultura, sul tema Betsabea consegna il figlio Canaan [...] , che tra l'altro istituì nel 1752 l'Accademia di Belle Arti, designando all'insegnamento alcuni connazionali come l'architetto Ennemond Petitot e il B. (dieci anni dopo, il 5 ott. 1762, questi sarà eletto accademico d'onore dell'Accad. Clementina di ...
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ALBERTOLLI
Paolo Mezzanotte
Famiglia di artisti ticinesi pittori, architetti e stuccatori, che nel sec. XVIII e nei primi decenni del successivo ebbe nell'Alta Italia notevole parte nel rinascimento [...] presso Bedano, nel 1761; morì l'8 genn. 1805. Frequentò giovinetto l'Accademia di Parma, dove insegnava E. A. Petitot, passando poi a Milano a continuarvi gli studi col fratello Giocondo e con G. Piermarini. Fu particolarmente considerata la sua ...
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COUSINET, Jean-Baptiste
Paola Ceschi Lavagetto
Figlio dello scultore, orafo e incisore Henry-Nicolas, nacque nel 1743 probabilmente a Parigi; ricevette la sua prima educazione in patria dal padre. Le [...] dai Farnese ai Borbone (catal.), Parma 1979, pp. 472-75; M. Pellegri, Impersa passimsemina atque vestigia. Alcuni ragguagli sugliarchitetti Petitot, Mazzotti e gli scultori Boudarde C., in Parma nell'arte, 1982, I, pp. 130 ss.; G. Bertini, P. M ...
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GHIDETTI, Gaetano
Emanuela Bagattoni
, Figlio dell'"indoratore" Giacomo e di Giulia Ferrari, nacque a Parma il 6 apr. 1723 nella parrocchia di S. Pietro dove, il giorno seguente, fu battezzato (Mendogni, [...] nascente gusto neoclassico che, proprio in quegli anni, veniva importato e diffuso a Parma dagli artisti francesi, in specie da E. Petitot.
Sempre nel 1759 si ha notizia della presenza del G. anche nella reggia di Colorno dove, sotto la direzione di ...
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BRIANTI, Antonio
Paola Lavagetto Ceschi
Nacque a Parma il 15 apr. 1739. Allievo del pittore di decorazioni atchitettoniche Gaetano Ghidetti, lavorò a Parma sia in architettura sia in pittura di ornati, [...] e inserendovi un portale. Diede pure un disegno per la facciata che non venne eseguito. Certamente attento all'opera del Petitot (che nel 1778 aveva progettato la chiesa di S. Ambrogio, ora perduta), preferì, misurandosi nella sua impresa artistica ...
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BALDRIGHI, Giuseppe
Silla Zamboni
Nacque a Stradella (Pavia) nel 1723. Compì i primi studi artistici a Firenze, sotto la guida di Vincenzo Meucci, e si recò poi a Parma, ove ben presto ebbe modo di [...] stimare moltissimo il suo allievo italiano. Nel 1753 toccò proprio al B. suggerire al Bonnet la scelta di E.-A. Petitot per l'incarico di architetto della corte di Parma. Nello stesso anno a Versailles il pittore presentò all'infanta Luisa Elisabetta ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] a Parma in quegli anni il gusto neoclassico era precocissimo e importato direttamente dalla Francia dall'architetto lionese E. Petitot, chiamato a dirigere quell'Accademia. Il C. si legò di stretta amicizia con Innocenzo Frugoni, e partì da Parma ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] (dal 1566, G.B. Fornovo); S. Antonio (F. Bibiena, 1714); Palazzo Ducale (1561-64, G. Boscoli; 1767, E.-A. Petitot; affreschi di A. Carracci, C. Cignani e altri). Tra gli interventi architettonici del dopoguerra, l’Edificio INA (1950, F. Albini), il ...
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Misure protettive contro le offese belliche furono prese nelle sedi stesse delle biblioteche ma si palesarono presto inadeguate. Migliori risultati ebbe lo "sfollamento" del materiale più prezioso in edifici [...] la Nazionale di Torino, la Palatina di Parma che ha perduto, tra l'altro, i bellissimi scaffali della Galleria Petitot, la Nazionale di Napoli (rapinata) e quella di Palermo nella parte monumentale. Devastate sono le Comunali di Bolzano, Belluno ...
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