Architetto e disegnatore (Lione 1727 - Parma 1801); si formò a Lione, Parigi e, ottenuto il Grand Prix (1745), giunse a Roma dove fu anche in contatto con G. B. Piranesi. Di nuovo a Parigi (1750), disegnò alcune tavole per il Recueil d'Antiquités del conte di Caylus. Chiamato a Parma nel 1753, architetto delle Fabbriche ducali e insegnante dell'Accademia, svolse un'intensa attività (dai progetti urbanistici ...
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Pittore (Ginevra 1607 - Vevey 1691). Rinomato autore di miniature-ritratto in smalto dipinto, lavorò per le corti d'Inghilterra e di Francia (opere al Louvre, Windsor, ecc.). Fu miniatore a smalto anche il figlio Jean il Giovane (Blois 1653 - Londra 1699) ...
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FERRARI, Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque nel 1740 a Torrechiara (Parma). Studiò architettura con E.-A. Petitot all'Accademia di belle arti di Parma e pittura di paesaggio presso B. Bossi. [...] pp. 129, 132 n. 15).
Anche il fratello del F., Giacomo Giuseppe, nato a Torrechiara nel, 1747, fu allievo del Petitot. Ricordato come "pittore di architetture" (Scarabelli Zunti, c. 126), nel 1773 vinse il primo premio al concorso di architettura con ...
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CUGINI, Pietro
Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Lorenzo e Barbara Guareschi, nacque a Colorno (prov. di Parma) e fu battezzato il 2 ag. 1750.
Allievo del Petitot all'Accademia parmense di belle arti, [...] di archit. dell'Accademia parmense, in L'arte a Parma dai Farnese ai Borbone (catal.), Bologna 1979 p. 222; R. Tassi, E. A. Petitot, ibid., p. 249; L'Accademia Parmense di belle arti, Parma 1979, pp. 61, 64, 66 ss.; M. Pellegri, Colorno, villa ducale ...
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Architetto (Parma 1780 - ivi 1854), tra i più notevoli esponenti del neoclassicismo. Allievo di D. Artusi ma soprattutto attento all'opera di E.-A. Petitot, lavorò specialmente per Maria Luisa di Parma [...] (Teatro Regio, 1821; nuova galleria della Pinacoteca, 1821; salone della Biblioteca Palatina, 1834; ecc.) ...
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CUGINI, Raffaele
Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Giuseppe Antonio Fortunato, nacque a Colorno (prov. di Parma) e fu battezzato il 30 luglio 1742. Allievo del famoso architetto A. E. Petitot presso [...] parmigiane (ms.), VIII. c. 104; P. Zani, Enc. metodica delle belle arti, I, 7, Parma1821, p. 150; M. Pellegri, E. A. Petitot, Parma 1965, p. 90; L'Accad. parmense di belle arti, Parma1979, p. 58; G. Bertini, Colorno, una guida, Parma1979, pp. 65, 69 ...
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FENEULLE, Louis-Auguste
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque in Francia a Condé-sur-l'Escaut nel 1733. Giunto a Parma in una data ancora da precisare, frequentò la scuola dell'architetto lionese E.-A. Petitot, [...] , Guida storica, artistica e monumentale della città e provincia di Parma, Parma 1906, pp. 175, 210; M. Pellegri, E.-A. Petitot architetto francese alla Real Corte dei Borbone di Parma, Parma 1965, pp. 65, 105, 139; L. Gambara-M. Pellegri-M. De ...
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Famiglia di architetti e decoratori ticinesi attivi in Italia, soprattutto a Milano, nei secoli 18º-19º. Più noti: Giocondo (Bedano 1742 - Milano 1839), formatosi a Parma, dove giunse nel 1753 e dove ebbe [...] contatti con l'architetto E.-A. Petitot. Pur dedicandosi principalmente alla scultura, dopo aver lavorato a Parma, in Toscana (1774 circa: salone da ballo di palazzo Pitti a Firenze; Poggio Imperiale) e poi a Napoli (chiesa dell'Annunziata) con C. ...
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BOSSI, Benigno
Alfredo Petrucci
Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Pietro Luigi, nacque ad Arcisate (provincia di Varese) nell'anno 1727.
Pietro Luigi era operoso come stuccatore nel 1743-51 al castello [...] A. M. Castelli Zanzucchi, Contrib. allo studio su B. B., in Parma per l'Arte, X (1960), pp. 149-185; M. Pegri, E. A. Petitot, Parma 1965, pp. 50-185 passim;G. Bertini, I Quadri della Real Chiesa di San Liborio di Colorno, in corso di pubblicazione; U ...
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DRUGMAN, Jean-François (Gianfrancesco)
Pier Paolo Mendogni
Nacque nelle Fiandre e tra il 1765 e il 1794 fu attivo a Parma, dove era conosciuto col soprannome di Flamand. Ebbe diversi figli, tra cui Nicola [...] , avendo sotto la sua direzione ventisei falegnami tra cui I. Marchetti e G.P. Panini, i mobili disegnati da E.A. Petitot per la galleria grande della Biblioteca Palatina. Al D. si debbono in particolare la scansia per conservare i manoscritti e due ...
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