Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] (dal 1566, G.B. Fornovo); S. Antonio (F. Bibiena, 1714); Palazzo Ducale (1561-64, G. Boscoli; 1767, E.-A. Petitot; affreschi di A. Carracci, C. Cignani e altri). Tra gli interventi architettonici del dopoguerra, l’Edificio INA (1950, F. Albini), il ...
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Nel dopoguerra la Direzione generale delle Accademie e B. affrontò il pesante lavoro di ricostruzione o di restauro di 325 istituti colpiti da danni diretti (bombardamenti) e indiretti (infiltrazioni d'acqua, [...] 1945 e in seguito rinnovata, la Palatina di Parma, della quale venne ricostruita sul disegno originario la Galleria Petitot, la Nazionale di Napoli, molto danneggiata nell'edificio (palazzo Reale) e depauperata nelle collezioni, che venne arricchita ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] per il matrimonio di don Ferdinando con l’arciduchessa Maria Amalia, con testi in francese dell’abate Millot e incisioni di Petitot. Indisse anche un concorso di poesia drammatica, di cui pubblicò il Programma offerto alle Muse italiane, che non ebbe ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] nella maturità. Non fu un episodio effimero della giovinezza la lettura delle tragedie da lui fatta prima nella traduzione del Petitot (1802) e poi nell’originale e dei trattati politici del nostro autore: essa rappresentò per lui la scoperta di un ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] museo d'Orléans), mentre seppe dare aspetto semplice e severo alle Vittorie della tomba di Napoleone agl'Invalidi; D. Foyatier, L.-M. Petitot, S.-L.-N. Jaley, P. C. Simart, A.-A. Dumont, J.-J. Perraud, F.-J. Duret, F. Jouffray, ecc.
La Germania ehbe ...
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GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] incuria), la cui ubicazione era stata individuata fin dal 1768 nel quadro del rinnovamento urbanistico di Parma affidato ad A.E. Petitot. Dal 1770 in poi il G. profuse tutte le sue energie nella direzione del nuovo orto (che gli competeva in quanto ...
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empatia
empatìa s. f. – Termine che traduce il tedesco Einfühlung, usato in estetica e in psicologia, a partire dalla seconda metà del 19° secolo, per indicare la capacità di porsi nella situazione di [...] , in dialogo con le prospettive del nuovo cognitivismo (Naturalizing phenomenology. Issues in contemporary phenomenology and cognitive science, ed. J. Petitot, F.J. Varela, B. Pachoud et al., 1999) sia le ricerche che, a partire dallo studio del ...
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MARIA AMALIA d’Asburgo Lorena, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla
Nacque a Vienna il 26 febbr. 1746 dall’imperatore Francesco I di Lorena e da Maria Teresa d’Asburgo. Maggiore di Maria Carolina [...] a cementare l’unione: i due conducevano vite separate, il duca a Colorno, M. a Sala, nel rifugio edificato da P. Petitot e divenuto il suo soggiorno preferito. Molto popolare tra i sudditi, che la chiamavano «la Matta», M. mostrava la sua alterigia ...
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Sistemi locali e sfide globali
Paolo Perulli
Nei primi decenni del 20° sec. l’idea di globale fece la sua comparsa in un ristretto nucleo di pensiero filosofico, che riteneva possibile l’unificazione [...] in sé il locale, e perfino il locale contiene in sé già il globale: la tesi elaborata sul piano epistemologico da Jean Petitot (Locale/globale, in Enciclopedia Einaudi, 8° vol., 1979, pp. 429-90) è stata ripresa e declinata nei campi dell’economia ...
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FERRARI, Pietro Melchiorre
Vincenza Maugeri
Figlio di Paolo, pittore ed architetto, nacque a Sissa (Parma) nel 1735.
Le scarse notizie su Paolo lo dicono nato a Sissa e padre, oltre che del F., di Lorenzo, [...] , 1977), che sarà del Mengs, del David e di Greuze e che a Parma avrà il suo massimo esponente in E. Petitot. Abbandonate le tendenze barocche, l'artista apre verso il gusto archeologizzante, che alla corte ducale parmense trovava stimolo anche dalla ...
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