CAMPANO, Giovanni Antonio (Giannantonio)
Frank Rutger Hausmann
Nacque nel 1429, probabilmente il 27 febbraio, a Cavelli presso Galluccio (in provincia di Caserta) da una famiglia di modestissime condizioni [...] impegni di insegnamento all'università e decise di trasferirsi presso la Curia; ma il progetto per allora fallì. Nel 1457 la peste lo costrinse a fuggire dalla città: si recò al lago Trasimeno, ove passò l'estate di quell'anno e parte della primavera ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] il maggio e il novembre 1450 si trovava a Fabriano, dove allora risiedeva il papa Niccolò V per via della peste che imperversava a Roma (città che potrebbe aver visitato nel corso dello stesso anno giubilare). Instancabile viaggiatore, con l'incarico ...
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PIZZICOLLI, Ciriaco de'
Fabio Forner
PIZZICOLLI, Ciriaco de’ (Ciriaco d’Ancona). – Nacque ad Ancona con buona probabilità il 31 luglio del 1391 in una famiglia di mercanti, in difficoltà economiche [...] quell’anno, passando per Fano e Rimini, intraprese un viaggio a Venezia. La permanenza nella città lagunare fu breve a causa della peste; Ciriaco si recò così a Pola, dove fu accolto da Andrea Contarini (da lui già conosciuto); il ricco patrimonio di ...
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CAETANI (Caietanus, Gaietanus, Galetanus, Alexandreus), Daniele
Roberto Ricciardi
Nacque a Cremona nel 1461 da Alessandro Caetani e compì i primi studi nella sua città sotto la guida di Antonio Frigerio, [...] : "nunc propter Hispanos Cremonae otiamur, sed vereor ne sartagine in carbonem factum lapsum". La morte del C. avvenne per la peste in Cremona il 24 nov. 1528; quivi fu sepolto nel convento di S. Francesco.
L'attività letteraria del C. fu ...
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CASINI, Bruno
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze dal maestro cimatore Casino tra il 1318 e il 1319, come si ricava dalle notizie su di lui tramandateci da F. Villani (p. 31). Nulla sappiamo della prima [...] elogiativi le composizioni (Familiari, VII, 18).
Il C. aveva appena toccato i trent'anni, quando morì improvvisamente, di peste, nella grande epidemia del 1348.
Fonti e Bibl.: F. Villani, Liber de civitatis Florentiae famosis civibus..., a cura di ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] , che con i suoi soldati è prossimo a conquistare Costantinopoli, contrasta con la sua umana fragilità di persona colpita dalla peste. Nel 1806 compose la commedia in un atto Der zerbrochene Krug: storia paesana di un rozzo giudice che da inquisitore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] del trattato De montibus, silvis, fontibus […] e soprattutto la perizia medica con cui nel proemio del Decameron descrive la peste, illustrata nei sintomi, nelle cause probabili, nei rimedi e nei farmaci adottati, con il vanto di scrivere non ciò ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] in questo periodo avvenimenti decisivi per la biografia petrarchesca: il tentativo di Cola di Rienzo che lo distacca dalla curia avignonese, la peste del 1348 con la morte di tanti amici e di Laura, l'incontro e l'amicizia con il Boccaccio, e infine ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] diversa da quella cui avevano attinto ➔ Dante e ➔ Francesco Petrarca: i forti squilibri demografici conseguenti alla peste del 1348 e alla trasformazione di Firenze in capitale regionale avevano sensibilmente modificato il volgare cittadino creando ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] alla quale morirono il fratello Giovanni Ambrogio e, il 16 novembre, la moglie (alcuni sostengono per il contagio della peste, altri per un nuovo parto).
Colpito da una profonda crisi interiore, il G. decise di abbracciare lo stato ecclesiastico ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...