Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] mandato in tempo utile le quaranta galee promesse e neppure le navi per caricare i soldati, P. fu finito dalla peste, che insieme alla carestia stava allora imperversando nella città adriatica. Quando infine l'11 agosto arrivarono da Venezia due ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] in Concistoro in occasioni eccezionali, quali la riconquista della Terra Santa, la guerra contro i Turchi, in caso di peste o di carestia, di minaccia diretta verso una provincia del mondo cattolico, di invasione degli Stati della Chiesa, della ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] la rimozione della statua compiuti dai cristiani di Istanbul, i quali sostenevano che essa avrebbe protetto la città dalla peste. Ma alla fine prevalse il partito contrario. Molto probabilmente la statua viene rimossa poco dopo la conquista ed è ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] membri disubbidienti. Nuoce alle encicliche antimassoniche di papa Leone il tono apocalittico (l'accenno al diavolo, alla peste impura, sinonimo della loro dottrina), la mancanza di ogni distinzione fra la massoneria anglosassone e quella dei paesi ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] 1349, senza che i collegati riuscissero a prendere il sopravvento. Ciò fu dovuto soprattutto alla "morte nera", la grande epidemia di peste, che allora desolò l'Italia e l'Europa; ma in parte anche allo scarso impegno, con cui Luchino Visconti, poco ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] un progetto di riforma da alcuni cardinali tra i quali Giordano Orsini. Nel giugno 1423, a causa dello scoppio della peste, M. decise di trasferire il concilio; dopo lunghe trattative e dopo numerose ambascerie inviate a Roma dalla Signoria di Siena ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] da letture di storia romana (Ibid., Apografo Ricci, c. 83v). Sono stati talvolta stampati sotto il nome del M. la Descrizione della peste e la Commedia in versi, di Lorenzo Strozzi; una Commedia senza titolo, che è Il frate del Lasca (A.F. Grazzini ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] laica nata dalla libertà di coscienza e dalla ribellione alla Chiesa di Roma, che aveva generato la peste politica del liberalismo, della democrazia, del socialismo, del comunismo; riconquistare la società al cristianesimo per realizzare nel ...
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CARLO EMANUELE I, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, sorella di Enrico II di Francia, nacque il 12 genn. 1562 nel castello di Rivoli.
L'avvento [...] , divisa fra filofrancesi e filospagnoli, e portato qualche anno più tardi a una lunga guerra civile. Dal 1629 anche la peste, accompagnata da una dura carestia, s'era di nuovo abbattuta sul paese e sulla stessa capitale, dopo aver già infierito ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] in qualche modo intessuta la nostra apprensione della realtà americana contemporanea: si pensi all'orrore delle immagini di cancro e di peste, all'ossessività delle metafore del sesso con cui si rendono realtà e mali, a loro volta insieme reali e ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...