Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria [...] (immunoprofilassi attiva e passiva, attuata rispettivamente con vaccini e sieri specifici): carbonchio, colera, difterite, peste, tetano, tifo addominale e tifo esantematico, pertosse, tubercolosi, vaiolo e, in tempi più recenti, poliomielite ...
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Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Addottoratosi in medicina a Salerno nel 1606, si trasferì a Napoli per studiare con G. Jasolino, cui succedette nel 1610 alla cattedra di anatomia e chirurgia. [...] , continuò a esercitare presso gli Incurabili fino al giorno della sua morte, avvenuta durante la grande epidemia di peste del 1656. Con la pubblicazione della Zootomia democritea (1645), per primo teorizzò il concetto d'isomorfismo funzionale e ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] eppure ci vorrà ancora tempo perché si affermi una concezione scientifica. A Milano si incrimina il diavolo per la diffusione della peste: lo si vede addirittura coprire di grasso infetto alcune porte. In Tirolo il maligno circola sotto le specie del ...
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ALPINO (Alpini), Prospero
Giuseppe Lusina
Nacque a Marostica (Vicenza) il 23 nov. 1553 da Francesco, medico eminente, e da Bartolomea Tarsia di Padova; fu avviato dapprima al mestiere delle armi, che [...] da Venezia il 21 sett. 1580 e dopo lunga navigazione approdò ad Alessandria il 22 marzo 1581, dove fu trattenuto a lungo, causa la peste; infatti giunse al Cairo appena il 7 luglio. In Egitto l'A. restò poco più di tre anni e nel novembre 1584era di ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] il 20 genn. 1422, la Quaestio de malitia complexionis diversae: egli dovette abbandonare la città nel 1423, forse a causa della peste.
Rimasta senza risposta la sua richiesta di rientrare a Siena, il B. tornò a insegnare fino al 1425 a Bologna, dove ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] contagi, in Mem. e doc. per la storia dell'Univ. di Padova, I, Padova 1922, pp. 115-116; Venezia e la peste. 1348/1797, Venezia 1980, p. 35. Sull'Iter Romanum: J. Morelli, De Joanne Dondio ab Horologio medico Patavino deque monumentis antiquis Romae ...
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Infettive, malattie
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Si definiscono infettive le malattie determinate dalla penetrazione di un microrganismo patogeno all'interno di un organismo ospite. Il concetto [...] malattie.
1. La situazione attuale
Le malattie infettive hanno sempre condizionato la storia e i costumi dell'uomo: peste e colera hanno devastato città ed eserciti e la stessa colonizzazione europea dell'America Centrale e Meridionale, nel 17 ...
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CORTE (Curtius), Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano nel 1666 da una famiglia di antica nobiltà. Del padre, Carlo, si sa solo che fu cassiere della Cassa di redenzione di Milano e che ebbe, [...] in seguito con l'uso del microscopio; è sua ferma convinzione che tali "atomi animati" siano causa, non effetto della peste, e che quindi devono giungere da qualche parte: si oppone infatti decisamente alla teoria della generazione spontanea, e cita ...
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LOMONACO, Domenico
Mario Crespi
Nato a Bagheria, presso Palermo, il 31 luglio 1863 da Giovanni e da Maria Antonietta Pittalà, compì i suoi studi nel capoluogo siciliano. Terminato il liceo si iscrisse [...] . Anche in seguito avrebbe avuto modo di impegnarsi in missioni igienico-profilattiche, come le misure preventive contro la peste bubbonica sui piroscafi della Valigia delle Indie nel 1896 e la campagna antimalarica nella provincia di Grosseto nel ...
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BO, Angelo
Narciso Nada
Nato il 21 maggio 1801 a Sestri Levante da Giovanni Battista e da Chiara Ricci, iniziò gli studi di medicina a Parma e li proseguì a Bologna alla scuola del Tommasini, conseguendo [...] in seguito, pur senza accettare le dottrine degli "epidemisti" - ossia di coloro i quali ritenevano che il colera, la peste, ecc., avessero origine nel luogo dove si diffondevano -, si era schierato contro il sistema delle quarantene. Secondo il suo ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...