ARTALE, Giuseppe
Franco Croce
Nacque nel 1628, a Catania, come si deduce dal suo testamento rinvenuto e pubblicato da U. Prota Giurleo.
Di famiglia nobile, che si vantava di discendere da un don Tristano [...] alcuni aspetti tragici del nostro Seicento: le inumane sofferenze del galeotto (l'ode Il forzato), o i funesti casi della peste napoletana del 1656 (nell'elegia La bellezza atterrata e nell'epitalamio Partenope restaurata).
L'A. si avvicina anche al ...
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CARRADORI (de Acoretoribus, Garatori), Giacomo
Lao Paoletti
Nacque da Andalò in data ignota, comunque vicina all'inizio del sec. XIV, ad Imola.
La famiglia Carradori, appartenente alla piccola nobiltà [...] congetturare che la morte sia sopravvenuta non molto dopo la data del testamento stesso: se sia stata provocata, o meno, dalla peste, come vuole la tradizione locale, non si può appurare con certezza.
Oltre ai negozi in cui lo abbiamo visto impegnato ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] direzione del De Josa, del Basso, del Bruni, cessò di esistere nel 1657, probabilmente a causa della terribile peste dell'anno precedente. Tuttavia, anche se non caddero direttamente sull'Accademia, i fulmini dell'Inquisizione colpirono gli echi di ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Belisario
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Nato intorno al 1464, secondogenito di Giulio Antonio e di Caterina Orsini, ebbe una compiuta educazione, letteraria ad opera di Gioviano Pontano e militare a cura [...] ), permettendo anche che il fatto fosse celebrato in un'epistola dell'umanista Antonio Galateo.
Sposò Sveva Sanseverino. Morì di peste a Napoli il 24 luglio 1528. Il suo corpo, trasportato a Nardò, fu seppellito nella chiesa di S. Antonio ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] fu riconfermato per due bienni consecutivi. Nel 1576, in occasione della carestia che colpì Milano già fiagellata dalla peste, si preoccupò di inviare in dono alla metropoli cibo e vettovagliamenti. Un gesto liberale e, insieme, politicamente accorto ...
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BARPO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Bellunese, nato il 10 nov. 1584, fu avviato ad una tranquilla e proficua carriera ecclesiastica. Divenne così, dopo il consueto corso di studi, sacerdote, [...] bellunesi in scienze, lettere ed arti, in Cronache bellunesi inedite, Belluno 1865, p. 192; F. Lussana, Due autografi contemporanei ljj peste del 1630, ed alla Prima coltivazione del "mais" in Lombardia, Venezia 1881, pp. 20 ss., 42 ss.; L. Bailo, La ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] e al moralismo filisteo. Sotto questo aspetto si giustifica la tragica cornice del libro: la descrizione della peste, che avvolge entro schemi narrativi dichiaratamente impersonali le reazioni del sentimento offeso dallo spettacolo della strage ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] più aperte del poema, d'altra parte, dai proemî ai famosi episodî delle follie d'amore (alla fine del IV libro), o della peste d'Atene (alla fine del VI), non si distaccano dal poema "dottrinale", apparentemente arido e duro, ma sono con esso in un ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] per la linea dei «giovani»: dall'imbarco dodicenne in una galea alla predicazione, del 1578, di Panigarola, dagli incendi alla peste, dai soggiorni in campagna agli imbrogli d'un «ciurmatore» quale «Murmagna». Di segno opposto l’animus degli Annali d ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] , insieme con Francesco Salviati, del Collegio dei giudici e dei notai, avvenuta nel 1347.
Circondato dalla stima dei contemporanei, F. morì di peste a Firenze all'inizio dell'aprile 1348. Il suo corpo fu tumulato in S. Croce.
La fama di F. è dovuta ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...