Pittore (Oldemburgo 1597 circa - Venezia 1630). Allievo ad Amsterdam di H. Goltzius, fu poi (1616-19) ad Haarlem e ad Anversa, dove ebbe modo di apprezzare la pittura di F. Hals e di J. Jordaens; nel 1621 [...] visitò Parigi e Venezia e nel 1622 fu a Roma. Nello stesso anno ritornò a Venezia, dove nel 1630 morì di peste. La conoscenza di opere di P. P. Rubens e lo studio della pittura veneziana del Cinquecento resero più complesso e maturo il suo stile. Se ...
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FARFUZOLA (Farfusola)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia veronese di nobili origini, all'interno della quale, nella seconda metà del sec. XVI e nel sec. XVII, si distinsero almeno un paio di pittori.
La letteratura [...] veronese, a partire dal Dal Pozzo (1718), ricorda due artisti: un tal Bartolomeo, forse morto nel 1630, in tempo di peste, allievo di Felice Brusasorci; e il più tardo Alberto, assai mediocre pittore della stessa famiglia, allievo a Bologna di Guido ...
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ALBERINI, Marcello
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Nacque a Roma nel 1511 da Giovanni Battista, uomo d'armi, e da Marzia Pichi. Durante il Sacco di Roma del 1527 fu trattenuto in ostaggio al posto del padre, messo in libertà dai [...] soldati imperiali per raccogliere la somma necessaria al riscatto. Morti, poco dopo, tre sorelle e il fratello Orazio di peste, e quindi anche il padre (6 ag. 1527), l'A. visse in disagiate condizioni economiche. Di nuovo imprigionato dagli imperiali ...
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CORNIANI, Giovan Giacomo
Renzo Derosas
Figlio di Rocco di Cristoforo e di Vittoria Magnarin di Giovan Battista, nacque ai primi di giugno del 1631 - fu battezzato infatti l'11 di quel mese - a Rio San [...] Martino, una piccola "villa" del Trevigiano dove i genitori, che vi possedevano alcune terre, avevano cercato scampo alla peste.
La famiglia si chiamava in realtà Fedeli, ma al cognome originario Rocco aveva affiancato e poi sostituito quello di ...
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FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] e il 12 luglio viene registrato il suo esposto ai provveditori per chiarire alcune controversie.
Fonti e Bibl.: Cenni storici sopra la peste di Venezia del 1630-31, estratta da un'opera non pubblicata dal c. re F. (secondo Di Pietro cavaliere Fuoli ...
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Storico (Tegnone, Brianza, 1573 - Rovagnate 1643), canonico, insegnò al seminario di Milano; per la sua Historia ecclesiae mediolanensis (1617-25), pubblicata sotto gli auspici del card. Federico Borromeo, [...] regio dal governatore spagnolo. La sua opera più importante sono gli Historiarum patriae in continuationem Tristani Calchi libri XXIII (1641-43); il suo De peste Mediolani quae fuit anno 1630 (1640) servì di fonte a Manzoni per i Promessi Sposi. ...
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Scrittore italiano (Terranova da Sibari 1908 - Roma 1990). I suoi primi romanzi, Inverno in palude (1936) e Oroverde (1940), per la trasfigurazione favolosa o allegorica, in modi corali, di una realtà [...] , ma vi predominano la sensualità e il colore: note che rimarranno anche nei romanzi e racconti successivi, variamente ambientati (La peste a Urana, 1943; La brutta bestia, 1944; Amore e impostura, 1950, ecc.), o legati a vicende e problemi recenti ...
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Pseudonimo letterario, poi nome ufficiale, dello scrittore romeno Ion Dobre (Bulbucata, Vlaşca, 1889 - Mogoşoaia, Bucarest, 1972). Professore di teologia a Chişinău e poi all'università di Bucarest, diresse [...] mistica religiosa, pubblicò Şesuri natale ("Pianure natie", 1916), Darurile pământului ("I doni della terra", 1920), Ţara de peste veac ("Il paese oltre l'eternità", 1931), ecc. Nei numerosi saggi e articoli, raccolti successivamente nei volumi ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] (edito a cura di A. Saba, Sora 1932, p. 10). Certo egli era proclive a vedere in ogni avvenimento, tanto più nella peste, un intervento diretto delle potenze delle tenebre e della luce, una lotta tra il demonio e gli spinti di Dio. Questa visione ...
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PASQUALE III, antipapa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE III, antipapa. – Al secolo Guido da Crema, città nelle cui vicinanze forse nacque sul finire dell’XI secolo o nei primi del XII, Pasquale non è [...] si rivelò però di durata effimera. Durante le trattative tra i rappresentati dei romani e i vincitori, un’epidemia di peste costrinse le truppe sveve a lasciare l’Urbe: con l’imperatore tornato nella pianura padana, Pasquale perse il suo principale ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...