SPONGIA, Giovanni Filippo
Fabio Zampieri
– Nacque a Rovigno d'Istria l’11 gennaio 1798 da una famiglia di farmacisti. Le fonti non riportano l'identità del padre e della madre.
Studiò dapprima farmacia, [...] lette all’I.R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova, Padova 1847). Faceva riferimento alle teorie sulla peste e alle conseguenti proposte di riforma dei lazzaretti del medico francese Arsène-François Bulard (1805-1843).
Bulard faceva parte ...
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CREMA, Antonio da
Gabriele Nori
Nacque a Mantova nel 1435 da Gabriele che era stato creato conte palatino, come testimonia il D'Arco, subito dopo il suo ritorno (1458) dalla corte imperiale, dove era [...] che invece lasciò nel giugno seguente per l'imperversare della peste.
Tuttavia egli pretese che il Comune toscano gli pagasse fino al 1484 e durante il quale dovette affrontare un'epidemia di peste, scoppiata tra la fine del 1482 e l'inizio del 1483 ...
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L'armata Brancaleone
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1965, 1966, colore, 119m); regia: Mario Monicelli; produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film/ Les Films Marceau; sceneggiatura: Age e Scarpelli, [...] . Il gruppo parte per le Puglie, ma durante il cammino si imbatte in una serie di disavventure. Prima sfuggono alla peste e si uniscono al santone Zenone, diretto in Terrasanta. Poi, sgominato un manipolo di banditi, devono condurre alle nozze una ...
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CAPPONI, Giovanni
Riccardo Francovich
Figlio di Agnolo di Recco e di Bartolomea (il cui cognome non è dato di sapere), nacque a Firenze, presumibilmente tra il 1343 e il 1346. Difatti troviamo il suo [...] intorno al 1360 con Giovanna Saltarelli, ne ebbe quattro figli, due maschi, Bernardo e Agnolo, morti in giovane età di peste, e due femmine, Tera e Contessa. Il C., discendente di una famiglia già affermata in città sebbene non di origine nobile ...
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ADEMARO (Ademario)
Claudio Leonardi
Di origine francese, "gallus natione",come dicono le cronache, era già abate del monastero di S. Maria in Cosmedin a Ravenna, quando fu nominato da Innocenzo V, il [...] della vita spirituale e della vita associata nel monastero e nel territorio. Alcune cause di ciò si possono ricercare nella peste del 1348 e nei terremoti, che in questo e nell'anno seguente, avevano aggiunto alle morti le distruzioni.
Gli abati ...
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Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria [...] (immunoprofilassi attiva e passiva, attuata rispettivamente con vaccini e sieri specifici): carbonchio, colera, difterite, peste, tetano, tifo addominale e tifo esantematico, pertosse, tubercolosi, vaiolo e, in tempi più recenti, poliomielite ...
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Letterato e giurista (Bologna 1574 - ivi 1640); prof. di diritto a Bologna (1598-1602, 1606-1609), a Ferrara (1609-1624) e a Parma (dal 1626 al 1636, anno in cui tornò a Bologna), sempre espletando notevoli [...] XIII (Sudate, o fochi, a preparar metalli) e lo spunto che da una sua lettera al Mascardi lo stesso Manzoni trasse per il ragionamento di Don Ferrante sulla peste (Prom. sp., 37) lo hanno reso prototipo del letterato secentista in senso deteriore. ...
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NICOLAI (Nikolai), Philipp
Teologo e poeta luterano, nato il 10 agosto 1556 a Mengeringhausen nel Waldeck, morto il 26 ottobre 1608 ad Amburgo.
Fino da giovane si esercitò nella poesia e nella musica, [...] dottrina dell'Eucaristia, sostenendo la presenza reale. Un riflesso dei fortunosi tempi in cui egli visse (guerra spagnola, peste nella Vestfalia, lotte religiose) si può vedere nei suoi Commentariorum de regno Christi... libri II (Francoforte 1597 ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] nel Seicento, a cura di Bruno Bertoli, Venezia 1992, pp. 173-209. Sui provvedimenti presi dal Tiepolo per far fronte alla peste, cf. Paolo Ulvioni, Il gran castigo di Dio. Carestia ed epidemie a Venezia e nella Terraferma 1628-1632, Milano 1989, pp ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] eppure ci vorrà ancora tempo perché si affermi una concezione scientifica. A Milano si incrimina il diavolo per la diffusione della peste: lo si vede addirittura coprire di grasso infetto alcune porte. In Tirolo il maligno circola sotto le specie del ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...