LUZZATTO, Benedetto (Baruk)
Lisa Saracco
Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1612 da Moses. Scarsi e frammentari sono i dati biografici. La sua famiglia apparteneva al ceppo di ebrei giunti nel [...] Padova 1882, pp. 12 s.; C. Boccato, L'Amor possente, favola pastorale di B. L. hebreo da Venetia composta durante la peste del 1630, in Rass. mensile di Israel, XLIII (1977), pp. 36-47; The autobiography of a seventeenth-century Venetian rabbi. Leon ...
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Uomo politico e scrittore (Lucca 1348 - ivi 1424). Fece parte a più riprese del Consiglio generale di Lucca, e ricoprì altre importanti cariche pubbliche. Nel contrasto tra la casa Forteguerra e quella [...] , che, divise in giornate secondo l'architettura esterna del Decameron, si immaginano raccontate dall'autore in occasione della peste del 1374. Sono artisticamente assai mediocri: il meglio di esse è nell'elemento fiabesco tratto dalla letteratura ...
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Significa la proprietà d'un organismo di poter risentire effetti dannosi da una data causa morbosa agente in un dato modo. Quindi il concetto di disposizione è correlativo a quello della causa. Questo [...] malaria, vaiuolo, ecc., sono, cioè, disposti a tali malattie; come bovini sanissimi possono ammalarsi di tubercolosi (tipo bovino), di peste bovina e di tutta una serie di malattie cui la loro specie è disposta. La disposizione in questo senso è una ...
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Nacque da Giacomo Fieschi viceré di Napoli nel 1448 a Genova. Fin dalla fanciullezza praticò le opere di pietà e i rigori della mortificazione, tanto che a 12 anni desiderò monacarsi; ma i genitori glielo [...] e sapienza ammirevoli, e la sua abnegazione non ebbe più limiti quando, nel 1497 e nel 1501, Genova fu devastata dalla peste. Fu devota in modo particolare della passione di Cristo; e le rivelazioni divine che udiva, cercò ella di fissare in iscritto ...
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PLATER (Platter), Felix
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Sitten (Svizzera) nel 1536, morto a Basilea il 28 giugno 1614, figlio di Tommaso Plater professore di medicina a Basilea. Studiò a Montpellier [...] dividendo tutte le malattie in tre grandi classi a seconda delle lesioni caratteristiche; fu igienista attivissimo durante l'epidemia di peste che colpì Basilea verso la fine del Cinquecento e si occupò con successo di psichiatria. La sua opera più ...
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Storico, nato a Milano il 14 novembre 1802, morto a Carate Brianza il 12 dicembre 1879. Laureatosi in giurisprudenza a Pavia nel 1829, dovette presto pensare a guadagnarsi la vita. Si diede quindi a lavori [...] provvisorio, relazioni sui fatti avvenuti a Venezia e nel Veneto in quell'avventurosa primavera. Nel 1841 pubblicò la traduzione del De peste del Ripamonti. Ma l'opera che gli doveva assicurare fama solida e duratura - a parte le sue mende - è la ...
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. È una forma metrica derivata, per imitazione o per parodia, dalla terzina dantesca e, come questa, è costituita da una serie di ternarî incatenati, conchiusa da un verso che rima col secondo dell'ultimo [...] burlesca e satirica, cantando col Berni i temi tradizionali del malo alloggio e delle cattive cene, e lodando col Berni stesso la peste, i pesci, l'orinale e la primavera, col Varchi le tasche, il finocchio, i peducci, col Molza i fichi, l'insalata ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] geografica nella quale le condizioni sanitarie e l'abilità dei medici erano considerate avanzate.
A differenza delle pandemie di peste, febbre gialla o malaria, la propagazione del colera non dipende da popolazioni di roditori o insetti, ma dagli ...
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CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] di procurare la morte anche del nascituro, ma non vi riuscì. Lo stesso C. poi, nei primi mesi di vita, si ammalò di peste, contraendola dalla sua balia: ma a differenza di questa, si salvò, e fu affidato ad altre balie di Moirago (un paesino vicino a ...
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GIOVANNI II il Buono, Re di Francia
M. Di Fronzo
Figlio di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna, G. nacque il 24 aprile 1319 a Le Gué de Maulny presso Le Mans (dip. Sarthe). Il 28 luglio del [...] (v.), duca di Borgogna, e Isabella, moglie di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Nel settembre del 1349 morì di peste la prima moglie; cinque mesi più tardi G. contrasse un secondo matrimonio politico sposando Giovanna I, contessa d'Alvernia e ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...