Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] ebbe termine la lunga crisi iniziata con la diffusione della Peste Nera e proseguita a causa delle successive epidemie e del ripopolamento della città e del Dogado dopo la diffusione della Peste Nera; nel 1363 l'autorità in materia di guerra; ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] . 49, cit. in Paolo Morachiello, Howard e i Lazzaretti da Marsiglia a Venezia: gli spazi della prevenzione, in AA.VV., Venezia e la peste. 1348/1797, Venezia 1979, pp. 157-164.
271. N.-E. Vanzan Marchini, I mali; AA.VV., Difesa della sanità a Venezia ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] nel 1512), la terza domenica di luglio e il 16 agosto (visite al Redentore e a San Rocco in ringraziamento della fine della peste del 1576), il 7 ottobre (visita a Santa Giustina per celebrare la vittoria di Lepanto), e il 25-26 dicembre (visita a ...
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ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] troviamo, ancora adolescente, ad Argenta, ove si rifugiò con il suo maestro Guarino da Verona, quando Ferrara fu colpita dalla peste. Due anni dopo iniziava gli studi di diritto canonico a Bologna, ove si addottorò in decretali il 12 agosto del 1440 ...
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DI GIOVANNI, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno alla metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto, entrambi esponenti di casati altolocati di estrazione [...] primi decenni del sec. XV ed era tra le più in vista di Palermo, tanto che Francesco fu senatore e deputato della peste e godette dell'amicizia del viceré Marcantonio Colonna. Il D. partecipò assieme con i fratelli Mariano e Vincenzo alle imprese di ...
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Pittore parmense, ricordato da non pochi documenti, che, se non ci dànno l'anno preciso della sua nascita (probabilmente intorno al 1460), ci dicono che nel 1510 e 1514 lavorava in S. Paolo a Parma, dove [...] e grottesche; che nel 1522 gli furono commessi affreschi per il Duomo, scomparsi; che lavorò a Mantova; e che morì di peste nel 1528. Dipinti suoi sono nella Galleria di Parma, in S. Paolo, in qualche altra raccolta. Fu pittore di nessuna inventiva ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] . Quaranta profili, Venezia 1963, pp. 165-167; v. anche dello stesso autore Pietà ufficiale e pietà popolare in tempo di peste, in AA.VV., Venezia e la peste 1348/1797, Venezia 1979, p. 287 (pp. 287-293).
94. Si v. in proposito ibid.
95. Cf. B. Betto ...
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Villani, Filippo
Bruno Basile
, Cronista e letterato fiorentino (1325-1405). Figlio di Matteo (v.) e nipote di Giovanni (v.), vede il suo nome tradizionalmente legato al completamento di quelle Croniche [...] Hans Baron, più di questo lavoro (esteso fino all'anno 1364, dopo la morte del padre Matteo avvenuta nella peste del 1363) - che evidenzia al più uno storico di schietta municipalità toscana - merita attenzione la produzione tarda dello scrittore ...
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(gr. ᾿Αμϕίων) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e di Antiope, gemello di Zeto, con cui costituisce una coppia parallela a quella dei Dioscuri: rappresentava la cultura e la civiltà in contrasto con [...] per la quale A. avrebbe mosso le pietre del Citerone soltanto con il suono della lira donatagli da Ermete. Ebbe per moglie Niobe. Morì o uccidendosi dopo la morte dei figli, o di peste con tutta la famiglia, o per mano di Apollo. Aveva culto in Tebe. ...
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Musicista fiammingo (Berg-op-Zoom 1453 circa - Ferrara 1505). Studiò all'università di Lovanio e fu maestro di cappella, insegnante e direttore di scholae cantorum in varie città, tra cui Berg-op-Zoom [...] in Italia, e risiedette prima a Firenze, presso la corte medicea, e poi a Ferrara, dove morì di peste. Compositore assai fecondo, fu autore di messe, mottetti, canzoni corali, che ebbero grande diffusione nel mondo musicale quattro-cinquecentesco ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...