FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] anno, che si inserisce nella folta trattatistica coeva sulla peste, che veniva diversificandosi rispetto a eziologia e terapia.
classica dei "miasmi", che spiegava l'origine della peste con un mutamento dell'aria nella "sostanza", che comportava ...
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Mortimer, Edmund IV de, quinto conte di March e terzo conte di Ulster
Politico inglese (New Forest, Hampshire, 1391-Irlanda 1425). Figlio di Roger VI; riconosciuto alla morte del padre (1398) erede presuntivo [...] da Riccardo II, fu confinato da Enrico IV. Riebbe libertà e possessi da Enrico V (1413), che gli fu amico e lo portò con sé nelle sue campagne militari. Fu poi (1424-25) luogotenente in Irlanda, dove morì di peste. ...
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Doge di Genova (Genova 1369 - ivi 1398), figlio del doge Leonardo (m. 1384), fu a capo dell'insurrezione che espulse il doge Antoniotto Adorno. Doge dal 1393, la sua attività politica si ridusse a resistere, [...] con l'appoggio fiorentino, agli intrighi che tesseva contro di lui l'Adorno, con i Visconti di Milano e con altre famiglie genovesi. Costretto a lasciare il dogato per qualche mese, lo riebbe (1393) ancora per un anno. Morì di peste. ...
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NEWTON, Isaac
Gino Loria
Nacque nel villaggio di Woolsthorpe, situato otto miglia a sud della piccola città di Grantham (contea di Lincoln), il 25 dicembre 1642. Essendo il padre morto sin dall'ottobre [...] la grandezza del sommo alessandrino. Al termine dei periodo prescritto conseguì (gennaio 1665) il grado di baccelliere. La peste, che in quel torno di tempo infuriava sull'Inghilterra, costrinse l'autorità scolastica per ben due volte (8 agosto ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] , insieme con Francesco Salviati, del Collegio dei giudici e dei notai, avvenuta nel 1347.
Circondato dalla stima dei contemporanei, F. morì di peste a Firenze all'inizio dell'aprile 1348. Il suo corpo fu tumulato in S. Croce.
La fama di F. è dovuta ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] feriali e una nei giorni festivi. Il corso iniziò il primo maggio, ma già nell'agosto, a causa di un'ennesima epidemia di peste, fu sospeso e il G. si rifugiò in Valpolicella.
Nel 1437 il marchese concesse al G. la cittadinanza di Ferrara e gli pagò ...
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MAZZOLA
Valerio Da Gai
– Famiglia di artisti parmensi la cui attività è documentata almeno a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Secondo i cronisti locali i primi a trasferirsi a Parma furono [...] che l’attività pittorica fosse già esercitata da Bartolomeo di Pier Ilario nato tra il 1435 e il 1440 e deceduto a causa della peste nel 1505, delle cui opere non si ha però alcuna notizia. Tra i figli avuti da Elena di Antonio Conti sono documentati ...
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NALDI, Mattia
Elisa Andretta
NALDI, Mattia (Matteo). – Nacque a Siena tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo da un’illustre famiglia cittadina.
Si laureò nella sua città natale in medicina e [...] history of magic and experimental science: the seventeenth century, New York-London 1958, pp. 277 s.; P. Savio, Ricerche sulla peste di Roma degli anni 1656-1657, in Archivio della Società romana di storia patria, XCV (1972), pp. 113-142; A. Angelini ...
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immunitàrio, sistèma In medicina, insieme di organi (milza, midollo osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), tessuti e cellule circolanti, distribuiti in tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado [...] persona, almeno non in forma così forte da risultare mortale". È in questo passo dello storico greco Tucidide sulla peste di Atene del 430 a.C. la prima descrizione della storia della memoria immunologica, quella proprietà del sistema immunitario ...
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Cardinale, arcivescovo di Milano (Milano 1564 - ivi 1631); dopo aver assunto l'abito ecclesiastico (1580), studiò a Bologna e nel collegio istituito a Pavia dal cugino s. Carlo B.; morto il quale, passò [...] sinodi diocesani, promosse l'attuazione della riforma cattolica nei suoi varî aspetti, segnalandosi per zelo e carità durante la peste del 1630, nonché per amore della cultura (fu autore di un centinaio di scritti, nessuno però eccellente, e copioso ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...