GRIMALDI, Giacomo
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna nel novembre 1568, da Domenico e Maddalena Gallinaria, primo di dieci figli. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Roma. Qui, fin dalla [...] a una casa situata tra il camposanto e le mura, tra la strada maestra detta "vicolo de Cavaligeri" e il "vicolo […] detto del Perugino".
Il 6 marzo 1595 il G. ricevette dal capitolo tre scudi per copie di documenti dell'Archivio di S. Pietro. Il 18 ...
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CASTAGNOLI, Achille
Renzo Paci
Sarebbe nato a Cervia nel 1810 (secondo altri, a Lugo o a Ferrara nel 1811) da Antonio, colonnello della guardia civica riminese, che, divenuto in seguito armatore, andò [...] molti amici influenti, come il Betti, redattore del Giornale Arcadico, il poligrafo aquilano Angelo M. Ricci e il letterato perugino A. Mezzanotte, e nel marzo si recava anche a Roma, finché nel maggio Il Solerte poté di nuovo uscire continuando ...
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BOLTRAFFIO (Beltraffio), Giovanni Antonio
Luisa Cogliati Arano
La data di nascita di questo pittore, di antica famiglia milanese, figlio di Bono, può essere fissata al 1467 in base alla lapide mortuaria [...] una Santa Barbara (Staatliche Museen, Berlino Est), opera di complessa cultura dove agli echi che risalgono al Perugino e alla recente esperienza bolognese (Francia) si associano componenti autenticamente lombarde nella linea del Bergognone, del ...
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DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] mobile ital., ibid., pp. 592 s.; C. Acidini Luchinat, La grottesca, ibid., pp. 194 s.; Id., Gli ornati delle tarsie perugine dal repertorio antiquario alla grottesca, in Annali della Fondazione di studi di storia dell'arte R. Longhi, I (1984), pp. 57 ...
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CARAFA, Vincenzo
Franca Petrucci
Nacque da Fabrizio e da Aurelia de Tolomeis nel 1477 circa. Abbracciò la carriera ecclesiastica e ottenne il 13 sett. 1497 dallo zio, l'influente cardinale Oliviero [...] , IV, 2, Roma 1923, pp. 4, 302, 543, 545, 580, 734; V, ibid. 1959, pp. 7, 184, 371 s.; F. Canuti, Il Perugino, I, Siena s. d. (ma 1931), p. 198; B. B. Katterbach, Referendarii utriusquesignaturae..., Città del Vaticano 1931, p. 93; P. Tacchi Venturi ...
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BASSOTTI (Basotti), Giovan Francesco
Francesco Santi
Nato a Perugia intorno al 1600 da una famiglia di pittori originaria di Assisi, ebbe i primi rudimenti dell'arte dal nonno. Fu quindi inviato a Roma, [...] , che mostra di aver visto e studiato i Bolognesi contemporanei, specie il Guercino e il Reni. Suoi allievi furono il perugino Annibale Leonzi e Pietro Montanini, figlio di una sorella.
Bibl.: L. Pascoli, Vite de' Pittori, scultori ed architetti ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] fino a noi, sono sufficienti a dimostrare che, dopo aver tentato di mantenere gli affreschi quattrocenteschi, compresa l’Assunta del Perugino, e le due lunette dipinte da lui stesso con Abraam, Isaac, Iacob e Iudas e Phares, Esron e Aram, maturò ...
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Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] base della pittura del F.: spiccato gusto architettonico e forte interesse per la pittura romana (Antoniazzo e Melozzo), umbra (Perugino e Pier Matteo d'Amelia) e abruzzese (G.B. Percossa, Sebastiano Aquilano e Francesco da Montereale, fra gli altri ...
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CAMPI (Campo), Galeazzo
Silla Zamboni
La data di nascita di questo pittore cremonese può essere collocata intorno all'anno 1470 (Monteverdi, 1940-41; Puerari) valutando il percorso della sua attività, [...] affresco quattrocentesco nella stessa chiesa - si dichiarano le componenti della cultura iniziale del C., debitrice di Costa e del Perugino (decisivo l'esempio della pala del Vannucci in S. Agostino, 1494) non senza qualche traccia del mantegnismo di ...
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FELTRINI, Andrea (Andrea di Cosimo, Andrea del Fornaio)
Christel Thiem-Gunther Thiem
Nacque a Firenze il 12 marzo 1477 (Milanesi, in Vasari [1568], 1880, p. 204 n. 1), figlio di Giovanni di Lorenzo, [...] Sarto, Pontormo e Franciabigio (cfr. ThiemThiem, 1961, pp. 5, 33 s., nn. 20, 20a), ma anche, occasionalmente, di Pietro Perugino, che lo chiamò a decorare, "a grottesche piccole colorite", la predella della perduta Pietà da lui dipinta per l'altare ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o assol....
cerusia
ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).