Pittore (Città della Pieve 1450 circa - Fontignano, Perugia, 1523). Tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale italiana, P. si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento attivi nella sua regione; informato della produzione di Piero della Francesca, fu in seguito nella bottega fiorentina di A. del Verrocchio. Nella bottega del P., la più prestigiosa dell'Italia ...
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Miniatore e orafo perugino (sec. 14º-15º). La miniatura iniziale della Matricola del Cambio (1377), firmata, rivela influssi senesi. Come orafo M. lavorò a una croce per S. Francesco di Perugia (1420). ...
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GISMONDI, Paolo (detto Paolo Perugino)
Giovanna Mencarelli
Nato a Perugia intorno al 1612, secondo quanto riferiva Pascoli, condusse il suo primo apprendistato presso il pittore perugino Giovanni Antonio [...] zur Kunsttätigkeit in Rom unter Innocenz X., a cura di J. Garms, Roma-Wien 1972, p. 160; M.A. Pedetti, Un seguace perugino di Pietro da Cortona: P. G., tesi di laurea, Università degli studi di Perugia, anno accademico 1979-80; F.F. Mancini, Deruta ...
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ACCOMANDATI, Bartolomeo
Francesco Santi
Perugino, figlio di Pietro di Vanni, fu domenicano, pittore di vetrate; si hanno sue notizie dal 1370 al 1417. Registrato nella matricola dei pittori per Porta [...] S. Pietro, dimorava nel convento di S. Domenico sino dal 1370 (testamento di suo padre Pietro, nel quale l'A. è nominato con altri fratelli). Nel novembre del 1382 risulta incaricato delle funzioni di ...
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Pittore (m. 1529). Scolaro del Perugino, fu aiuto di Raffaello e fu influenzato, nell'ultimo periodo, da Giulio Romano. Fra le sue opere: Sacra conversazione (1507, Londra, Buckingham Palace; predella: [...] Milano, Brera); Incoronazione della Vergine e santi (1517, Perugia, Gall. naz.) ...
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CIBURRI, Simeone
Vittorio Casale
Pittore perugino attivo nella prima metà del Seicento. Morì nel 1624; fu seppellito il 4 gennaio di quell'anno nella chiesa della Confraternita di S. Maria dei Laici [...] una generazione più giovane di quelli e forse figlio di uno di loro.
La sua produzione va considerata nell'ambito del baroccismo perugino, fenomeno che interessa in senso stretto una decina d'artisti operosi fra l'ultimo quarto del sec. XVI e i primi ...
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Pittore (n. Pistoia 1480). Seguace del Perugino, lavorò a Pistoia e a Borgo San Sepolcro (1502-29). Tra le sue opere: uno stendardo da chiesa (Madonna del Soccorso) in S. Agostino di Borgo San Sepolcro [...] (1502); una pala d'altare in S. Pietro a Pistoia; la Madonna e sei santi agli Uffizi, firmata e datata 1529 ...
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Pittore (Perugia 1609 - Roma 1681). Formatosi a Perugia in un ambiente sensibile al classicismo bolognese, fu attivo, a parte soggiorni a Firenze e Perugia tra il 1656-57 e il 1662, a Roma dove realizzò, tra l'altro, due tele in S. Carlino alle Quattro Fontane (1642-43), pale d'altare in S. Maria in Traspontina (1639), S. Carlo al Corso (1650, andata perduta), S. Carlo ai Catinari (1669 circa), la ...
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CIBURRI, Ottaviano
Francesco F. Mancini
Figlio dei pittore perugino Polidoro di Stefano di Polidoro, se ne ignorano le date di nascita e di mòrte, né è possibile identificarne le opere. Stimato pittore, [...] il rione di Porta S. Angelo (Perugia, Bibl. com. Augusta, ms. 961, c. 46v). Un'epigramma in versi latini del poeta perugino Matteo Spinelli, stampato in sua lode nello stesso 1548, prova infatti che in quell'anno il talento pittorico del C. era ormai ...
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Pittore (Firenze 1494 - ivi 1557). Forse allievo del Perugino, influenzato poi da Andrea del Sarto, nonché dal Pontormo e dal Vasari, è una caratteristica figura di artista-artigiano del manierismo fiorentino. [...] Nel 1546-53 fece i cartoni per due serie di 4 arazzi, eseguiti da J. Rost (Firenze, Uffizi), che sono la sua unica opera datata. Intorno ad alcune opere certe (tavolette per cassoni nuziali: Storia di ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o assol....
cerusia
ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).