L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] soluzioni di fuga. Dopo aver letto il lavoro di Lagrange, Laplace proseguì applicando un metodo simile ad altre perturbazioniplanetarie; dalla sua analisi emerse rapidamente il quadro di un Sistema solare stabile, i cui elementi mostravano un ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
Curtis Wilson
L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
L'astronomia nei 'Principia'
Nel novembre del 1785 [...] su questo valore durò per ottant'anni. In seguito, i calcoli basati sull'equazione parallattica della Luna e sulle perturbazioniplanetarie dovute alla Terra indicarono che 8,6″ era un valore troppo piccolo; i dati desunti dai transiti del 1761 ...
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L'Ottocento: astronomia. La scoperta di Nettuno e il problema del perielio di Mercurio
Robert W. Smith
La scoperta di Nettuno e il problema del perielio di Mercurio
Nel marzo del 1781, William Herschel [...] l'attribuzione della scoperta, dal momento che erano stati loro a fornire gli strumenti matematici per calcolare le perturbazioniplanetarie. A suo avviso, le analisi di Le Verrier, che aveva riesaminato con attenzione i moti di Urano, erano ...
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L'Ottocento: astronomia. La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
Craig Fraser
Michiyo Nakane
La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
La teoria di Hamilton-Jacobi, [...] di Delaunay hanno goduto tuttavia di un rinnovato interesse in meccanica celeste applicata (satelliti artificiali, perturbazioniplanetarie) sin dagli anni Cinquanta del XX sec. grazie all'uso di elaboratori elettronici.
Tisserand
Jacobi aveva ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] e avanzò l'ipotesi che esse potessero essere causate da attrazioni esercitate dalle comete.
Lagrange e Laplace sulle perturbazioniplanetarie, 1774-1785
In una memoria inviata all'Académie di Parigi nell'ottobre del 1774, Lagrange ridusse il ...
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Spazio, esplorazione dello
Paolo Santini
(App. IV, iii, p. 397; V, v, p. 89)
Scopo dell'attività spaziale, di qualunque tipo e a ogni livello, è far compiere una certa 'missione' assegnata a un 'carico [...] il coefficiente J₂₂, che dà una misura dell'entità della perturbazione, vale 10⁻⁶.
Nonostante la sua estrema piccolezza, l'effetto su Titano è quella classica di rientro in una atmosfera planetaria, descritta in fig. 17. La velocità di atterraggio ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza [...] procedimento per ricavare gli elementi e i coefficienti di perturbazione per le sue tavole lunari. Laplace lo usò con orbite delle comete è più difficile di quella delle orbite planetarie perché non se ne conosce il periodo orbitale. Isaac Newton ...
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L'Ottocento: astronomia. La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Curtis Wilson
La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Il capitolo riassume i principali sviluppi della teoria lunare nel XIX [...] Nautical Almanac Office si propose come obiettivo quello di riformare le tavole planetarie sulla base di un sistema coerente di costanti. Il problema più difficile era posto dalle perturbazioni reciproche di Giove e Saturno e Newcomb chiese a Hill di ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] , e non ancora percepita la sfida insita nelle perturbazioni orbitali del pianeta Urano, uno studioso di meccanica sembravano confermare la sua visione delle stelle come "globi planetari opachi e abitabili", diversi dai pianeti soltanto per la ...
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L'Ottocento: astronomia. I grandi telescopi dell'Ottocento
Allan Chapman
I grandi telescopi dell'Ottocento
Da quando le osservazioni di Galilei del 1610 modificarono sostanzialmente le prospettive dell'astronomia [...] 'epoca successiva al 1650 resero possibili molte scoperte planetarie che andavano ben oltre la portata degli strumenti solare. Inoltre, praticamente tutte le osservazioni di quelle perturbazioni di Urano che portarono alla scoperta di Nettuno erano ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozî...
kepleriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’astronomo ted. Johannes Kepler (1571-1630), noto anche con il nome latinizzato Keplerus e italianizzato Keplero, cui spetta principalmente il merito di avere riconosciuto la natura ellittica...