Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] , non è la sola forza che sollecita i corpi del sistema planetario; essi subiscono anche le rispettive mutue attrazioni. Queste seconde forze, dette perturbazioniplanetarie, sono molto piccole ma bastano tuttavia a spiegare le irregolarità che ...
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stagione astronomia Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozi e ai solstizi (v. fig.): primavera, con inizio al passaggio [...] ) si sposta tra le stelle di circa 62″ all’anno per effetto della precessione degli equinozi e delle perturbazioniplanetarie. meteorologia Ciascuno degli intervalli di tempo (s. meteorologiche o climatiche) in cui l’anno viene diviso in relazione ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] soluzioni di fuga. Dopo aver letto il lavoro di Lagrange, Laplace proseguì applicando un metodo simile ad altre perturbazioniplanetarie; dalla sua analisi emerse rapidamente il quadro di un Sistema solare stabile, i cui elementi mostravano un ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] e avanzò l'ipotesi che esse potessero essere causate da attrazioni esercitate dalle comete.
Lagrange e Laplace sulle perturbazioniplanetarie, 1774-1785
In una memoria inviata all'Académie di Parigi nell'ottobre del 1774, Lagrange ridusse il ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] serie di problemi lasciati aperti da Newton nei Principia; facciamo riferimento soprattutto alla teoria della Luna e delle perturbazioniplanetarie che egli sviluppò alla metà del secolo. Euler, Clairaut, Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert (1717-1783 ...
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Anatomia
Ciascuna delle due cavità dello scheletro della testa, separate tra loro dalle fosse nasali, che contengono i globi oculari con i loro principali annessi. L’insieme dell’o. e delle parti molli [...]
A Keplero è dovuta la precisazione della dinamica delle o. planetarie, condensate nelle tre celebri leggi del moto dei pianeti: le di satelliti artificiali terrestri risultano sempre fortemente perturbate, soprattutto per effetto del frenamento a ...
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Astrofisico indiano (Lahore 1910 - Chicago 1995). Lavorò inizialmente in Inghilterra; trasferitosi negli USA, fu assistente e poi prof. (dal 1942) nell'univ. di Chicago. Particolarmente importanti le sue [...] del trasferimento radiativo e teoria delle atmosfere stellari e planetarie (1943-50); stabilità idrodinamica e idromagnetica (1952 (1974-83); teoria delle interazioni di onde gravitazionali e perturbazioni stellari (1984-95). A Ch. è stato intitolato ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] e, soprattutto, di Lagrange sulla struttura dello spazio delle fasi del sistema planetario, e i successivi lavori di Poincaré, che perfezionò i metodi perturbativi e la loro applicazione nell'ambito della meccanica celeste. Proprio questo fu il ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] Newton. Questa deviazione è piccolissima, rispetto alle perturbazioni reciproche tra pianeti, e può essere convenientemente test del genere richiede dunque dati molto accurati sulle orbite planetarie. I risultati per gli altri pianeti sono molto più ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Meccanica e scienza del moto
Domenico Bertoloni Meli
Meccanica e scienza del moto
Il contesto intellettuale, istituzionale e sociale
Scrivere [...] densità, e ciò che egli riteneva essere le perturbazioni, o gli eventi casuali, ossia il particolare comportamento questo punto, per salvare la teoria dei vortici dei moti planetari, egli sostiene l'effettiva esistenza di un vortice in rotazione ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozî...
kepleriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’astronomo ted. Johannes Kepler (1571-1630), noto anche con il nome latinizzato Keplerus e italianizzato Keplero, cui spetta principalmente il merito di avere riconosciuto la natura ellittica...