Imperatore romano (Alba Pompeia 126 - Roma 193); nato da umile famiglia, fu console (suffetto 175, ordinario 192), proconsole dell'Africa, dove batté i Mauri (190), e prefetto di Roma. Ucciso Commodo (192), il principale congiurato, il prefetto del pretorio Emilio Leto, riuscì a fare accettare dai pretoriani come imperatore P., che, essendo persona gradita al senato, poteva dare all'assassinio il carattere ...
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Cognome degli imperatori Antonino Pio, Marco Aurelio, Commodo, Caracalla, Diadumeniano, Eliogabalo. Raramente tale cognome viene attribuito anche a Lucio Vero, Pertinace, Didio Giuliano, Settimio Severo, [...] Geta, Macrino e ai Gordiani. Col nome di A. si indica comunemente la serie degl'imperatori da Antonino Pio a Commodo ...
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RIBBENTROP, Joachim von (App. I, p. 968)
Angelo TAMBORRA
Di carattere debole e superficiale, di scarsa cultura, ma freddo e pertinace realizzatore, sul piano diplomatico, dei successivi obbiettivi di [...] espansione segnati da Hitler alla Germania, v. R. dopo Monaco assunse sempre più un atteggiamento decisamente guerrafondaio, sottolineato da grande leggerezza di giudizio e irresponsabilità nelle iniziative. ...
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Uno dei sei autori della Storia Augusta a cui, nella tradizione manoscritta, sono attribuite le vite di Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Pertinace, Clodio Albino, Macrino, di Massimino e del figlio, [...] dei tre Gordiani, di Massimo e Balbino ...
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Prefetto del pretorio (192 d. C.); temendo per la propria vita ordì una congiura contro Commodo e lo uccise. Favorì l'elezione di Pertinace, che poi fece deporre; fu quindi ucciso da Didio Giuliano (193). ...
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Storico greco di Roma (n. Nicea, Bitinia, prima del 163 - m. dopo il 229). Senatore e console, è autore di una grande Storia romana, conservata parzialmente. Storico non profondo ma coscienzioso, talvolta [...] di Cocceiano), figlio di Cassio Aproniano, alto funzionario dell'impero, fu educato a Roma dove presto divenne senatore. Amico di Pertinace, poi di Settimio Severo, raggiunse in breve i più alti onori: pretore (194), console, proconsole di Africa e ...
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Imperatore romano (Milano 133 - Roma 193). Iniziò la sua carriera al tempo di Marco Aurelio che lo protesse; già governatore di varie province, quando (193) Pertinace fu ucciso dai pretoriani, offerta [...] ad essi una cospicua somma, fu proclamato imperatore, ma si trovò di fronte l'opposizione di Pescennio Nigro e di Settimio Severo. Tenne un atteggiamento incerto; abbandonato da tutti, dopo 66 giorni di ...
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Rovesciato il secondo gabinetto Baldwin alle elezioni del giugno 1929, rimase per un decennio in opposizione solitaria e pertinace.
Conservatore indisciplinato ed eterodosso, tanto meno poteva sperare [...] indulgenza dai leaders nuovi ed antichi quanto più osteggiava la politica indiana del governo laburista, benché perseguita da un viceré appartenente al suo partito, il barone Irwin poi Lord Halifax e suo ...
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Console romano (193 d. C.); ragguardevole per lignaggio e ricchezze, fu da Commodo condannato a morte, quale cospiratore, ma la sentenza non fu eseguita; morto Commodo, aspirò all'impero contro Pertinace. ...
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Imperatore romano (dal 193 al 197 d. C.); nativo di Adrumeto, si distinse in notevoli azioni militari in Bitinia, in Dacia, in Germania. Governatore della Britannia, dopo la morte di Pertinace fu proclamato [...] imperatore dalle sue legioni, mentre in Siria e in Pannonia le milizie eleggevano rispettivamente Pescennio Nigro e Settimio Severo. Quest'ultimo, vinto Pescennio Nigro, batté C. A. in Gallia, presso Lione, ...
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pertinace
agg. [dal lat. pertĭnax -acis, comp. di per-1 (che indica insistenza) e tĕnax -acis «tenace»]. – 1. Che dà prova di grande costanza e tenacia nel proprio modo di pensare e di agire: essere p. nei propositi, nel perseguire i proprî...
pertinacia
pertinàcia s. f. [dal lat. pertinacia, der. di pertĭnax -acis «pertinace»]. – Carattere, qualità di chi è pertinace; costanza ostinata nel pensare o agire in un dato modo: sa difendere con p. le proprie opinioni; parole ripetute...