LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] un'immagine di S. Sebastiano eseguita in occasione della peste del 680; nella chiesa di S. Michele Maggiore, all'epoca di Pertarito (661, 671-688), furono realizzati, per volontà di Tommaso e di suo nipote Giovanni, dipinti in onore di s. Giovanni ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] durante il regno di Rotari e soprattutto in seguito alla conversione ufficiale alla fede cattolica durante il regno di Pertarito (661, 671-688; Hudson, 1987, p. 248 ss.); l'ubicazione di nuove fondazioni ecclesiastiche a ridosso delle mura suggerisce ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] 615) passò sotto la diretta dipendenza del re, rappresentato da un gastaldo, e durante il regno di Adaloaldo (615-626) e Pertarito (661; 671-688) continuarono le liti con Parma per la definizione del confine tra le due città, secondo quanto si evince ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] triangolari di Aquileia (Buora, 1988, pp. 343-348).Per l'età longobarda sono rammentate solo la costruzione, per iniziativa del re Pertarito (671-688), di una porta nelle mura di Pavia (Paolo Diacono, Hist. Lang., V, 36) e, un secolo più tardi, le ...
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