NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] forme palladiane ebbero vita fin dal sec. XVII specialmente attraverso le opere di François Blondel (1618-1686) e del Perrault (1613-1688), del quale è da rammentare il prospetto orientale del Louvre (1674). In Inghilterra la tradizione palladiana fu ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] da Cortona disegnarono progetti. La facciata più rappresentativa, quella animata da un colonnato classico (1667-68) si deve a Claudio Perrault (1613-1688; v.) che costruì anche le fronti a sud e a nord e buona parte delle fabbriche sul cortile. Pure ...
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RUSSIA.
Libera D'Alessandro
Giulia Nunziante
Silvio Pons
Livio Sacchi
Donatella Possamai
Alessia Cervini
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Bibliografia. Politica economica [...] dell’architettura contemporanea sono stati coinvolti molti fra i principali architetti europei, da Norman Foster a Dominique Perrault a Zaha Hadid, cui sono stati commissionati grandiosi progetti che purtroppo, nella maggior parte dei casi, non ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] Huygens, Pierre de Carcavi e Gian Domenico Cassini, così come celebri studiosi di storia naturale, come Claude Perrault. L'Académie di Parigi non si limitò a intervenire autorevolmente nelle discussioni su temi matematici, per esempio quelle ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] livello internazionale sono anche Christian de Portzamparc (n. 1944), Francis Soler (n. 1949), Rudy Ricciotti (n. 1952) e Dominique Perrault (n. 1953).
Ancor più ricca la scena dei Paesi Bassi, che ha come protagonista il citato R. Koolhaas (n. 1944 ...
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Teorie dell’architettura
Paola Gregory
In un mondo in ‘liquefazione’ e superproduzione qual è il nostro sembrerebbe aporetico parlare di teorie dell’architettura. Eppure, come chiarisce Vittorio Gregotti [...] Doell, Francine M.J. Houben, Chris de Weijer), MVRDV (Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries), Nouvel, Dominique Perrault, Piano, tra molti (cfr. in partic. A. Aymonino, V.P. Mosco, Spazi pubblici contemporanei. Architettura a volume zero, 2006 ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] al rinvenimento di una verità oggettiva.
L’immaginario infantile
L’universo delle fiabe che evoca le storie tradizionali di Charles Perrault, dei fratelli Jacob e Wilhem Grimm e di Hans C. Andersen, si è arricchito di storie moderne: Peter Pan in ...
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L'uomo
Maria Arcà
Elisa Manacorda
La mappa del corpo umano
Come una grande città, anche il corpo è un sistema molto complicato, dove ogni parte svolge una funzione specifica. E tutte lavorano insieme, [...] Balsamo 1994 [Ill.]
Emma Perodi, Il ragazzo con due teste, in Fiabe fantastiche, Einaudi, Torino 1974 [Ill.]
Charles Perrault, Pollicino, Kiber, Serravalle Pistoiese 2001 [Ill.]
Roberto Piumini, Rosaspina, Fabbri, Milano 2002
Gianni Rodari, C'era due ...
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Vestirsi
Vinicio Ongini
Nudi o vestiti
Fin dall'Età della Pietra gli uomini hanno imparato a coprirsi per ripararsi dal freddo e dal caldo eccessivi. Tuttavia già i nostri antenati indossavano certi [...] fiabe di Grimm, Bompiani, Milano 1963 [Ill.]
Jacob e Wilhelm Grimm, Gli gnomi, in Fiabe, Einaudi, Torino 1992
Charles Perrault, Cenerentola, Mondadori, Milano 1998 [Ill.]
Gianni Rodari, Il vestito dell'avvenire, in Filastrocche in cielo e in terra ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] egli ha tenuto conto del testo latino; cfr. Marchesi, p. 23). La seconda metà è basata sulla Summadevirtutibus di Guillaume Perrault e attinge fra l'altro al Moralium dogma di Guglielmo de Conches, all'Ars loquendi et tacendi di Albertano da Brescia ...
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lega3
léga3 s. f. [lat. tardo leuga o leuca, voce di origine celtica]. – Unità di misura di distanza, e soprattutto di percorsi terrestri o marittimi, usata in passato, e spesso ancora oggi, con valori diversi da paese a paese: in Belgio (lieue)...
fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...