ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] in piccol tempo, e dopo molto tempo diventano irriconoscibili, e invece il latino èperpetuoe non corruttibile, così ospitata [nel mio corpo, l'anima] passò a terre migliori, e più felice cercò in cielo il suo creatore, qui son rinchiuso io, Dante, ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] a stabilire corrispondenze fra la vita e l'arte si suol porre la nuova e più felice stagione della poesia carducciana sotto il segno La libertà perpetua di San Marino, 1894)colpirono i contemporanei proprio per le loro virtù più esterne e caduche: la ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] dallo stesso F.) fra Ludovico di Savoia, figlio dell'antipapa Felice V, e Raffaele Adorno: un accordo che fu, in pratica, un provvisione annua a 500 fiorini e altri 1.000 come arretrati e la garanzia della protezione perpetua da parte del duca di ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] è riassorbito e esorcizzato dal L. in una sorta di perpetua circolarità-ciclicità, di eterno ritorno dell'identico che dissolve il Vecchio e il Nuovo, l'Arcaico e nel ritratto raggiunse momenti di grande felicità, dipingendone alcuni tra i più ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] , 1952, p. 39) per la proprietà integrale eperpetua del suo manoscritto. Ne derivò una questione filologica, migliori intenzioni trovano degli ostacoli e che la felicità dei popoli è difficile da stabilire» (Saluzzo e Silvio Pellico nel 150esimo de ...
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Romanzo storico, di A. Manzoni, o, come dice il sottotitolo, "storia milanese del sec. 17°", che l'autore finge di avere "scoperta e rifatta" sul manoscritto di un anonimo contemporaneo. La prima stesura [...] curato, don Abbondio, a fianco del quale è la figura della serva padrona, Perpetua. Renzo si reca a chiedere consiglio al e Lucia non è un’avventurosa esperienza d’amore, ma una difficile conquista di pace e di felicità, perseguite con impegno e ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] di «leggi accomodate a bene efelicemente vivere». Senza «seditione di populo», senza «discordia de' patritii», entrambi, anzi, unanimi nell'«accrescerla», Venezia è «per durar perpetua», esempio ammonente di pace e giustizia in un mondo incapace di ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] è testé nato, ma èfelicemente remoto ancora il suicidio di Francesco Lomonaco nei rapidi e freschi gorghi del Ticino ; e prima generazione, dei nostri maestri, ond'è manifesto l'obbligo di gratitudine eperpetuo il segno dell'opera loro nella storia ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] efelice negli apologhi e nelle favole, proprio per quella moralità sottesa e per un'aderenza e una misura che mancano nelle novelle, generalmente prolisse eperpetuo in S. Lorenzo per suffragio dell'anima del Piovano Adotto, quando fosse morto, e ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] è una perpetua cantilena che uccide. V'è chi per troppo interessarsi abbaia. V'è chi lo dice in segreto e chi confuso. V'è chi sforza l'ultime sillabe e chi le tace. Chi le canta svogliato e , quando avvenne negl'incontri felici del poeta con i « ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....
regnare
v. intr. [dal lat. regnare; v. regno] (io régno, ... noi regniamo, voi regnate, e nel cong. regniamo, regniate; aus. avere). – 1. Esercitare la funzione di re: Francesco I regnò in Francia, sulla Francia; r. per breve tempo, a lungo;...