Pavia
Giovanna Forzatti Golia
Pavia, già preziosa alleata dell'Impero nel periodo delle lotte comunali della seconda metà del sec. XII, dimostrò ancora la sua fedeltà alla dinastia sveva quando il 22 [...] Genova dopo essere passato per Asti e il territorio del Monferrato, era giunto in città, nel tentativo di sfuggire ai milanesi e ai piacentini favorevoli all'imperatore in carica Ottone IV. La breve permanenza di Federico II, che si protrasse sino al ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] e ai suoi discendenti. Il governatorato ereditario dei Kalbiti segnò l’apice del potere e dell’influenza musulmana sull’isola fino a artistico-culturale del regno normanno di Sicilia.
Nonostante gli oltre due secoli di permanenza stabile degli Arabi ...
Leggi Tutto
LEMMI, Adriano
Fulvio Conti
Figlio di Fortunato e di Teresa Merlini, nacque a Livorno il 30 apr. 1822. Seguendo le tracce del padre, facoltoso commerciante, si dedicò anch'egli fin da giovanissimo ai [...] una sola organizzazione.
La sua permanenza ai vertici della massoneria coincise con la guida del governo italiano di F. Crispi in merito un volumetto a scopo propagandistico: Il tiro a segno nazionale e il suo avvenire (Firenze 1892). Esponente delle ...
Leggi Tutto
BOLLATI, Riccardo
Alberto Monticone
Nacque a Novara il 15 genn. 1858 da Attilio e da Giuseppina Melchiori. Compiuti gli studi giuridici all'università di Torino, entrò nella carriera diplomatica. La [...] retta dal generale Cialdini: la permanenza per quattro anni nella capitale francese Il B. coglieva però nel segno l'interiore contraddizione della politica sonniniana, il fascismo al potere nel corso dei dibattiti del 1924: si può ricordare che il 26 ...
Leggi Tutto
BLANC, Alberto
Renato Mori
Nacque a Chambéry il 10 novembre 1835 da Louis François e da Mariette Cartannas.
Compiuti i primi studi nella città natale e laureatosi in legge presso l'università di Torino [...] del maggio 1867, convocata per dirimere la controversia tra Francia e Prussia a proposito del Lussemburgo, che segnò il 30 maggio 1893, il B., che già durante la sua permanenza a Costantinopoli aveva constatato come l'alleanza con gli Imperi centrali ...
Leggi Tutto
cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] cultura civilizzata; a differenziarli è soltanto la durata della permanenza nelle varie tappe, la quale fa sì che alla coltivazione dei campi e all'allevamento del bestiame ‒ e quella urbana, che segnò il passaggio dalla vita di villaggio a quella ...
Leggi Tutto
Faenza
Tiziana Lazzari
Nota in relazione alle vicende federiciane soprattutto per l'assedio subito nel 1240, la città di Faenza, data la sua tradizionale alleanza con Bologna, fu al centro della politica [...] che narrano l'episodio ‒ il continuatore del Tolosano, narratore faentino, una lettera dello la sfortunata impresa avesse lasciato un segno nell'animo di Federico si trova sua era cosciente che la lunga permanenza sotto le mura cittadine non poteva ...
Leggi Tutto
PASOLINI DALL'ONDA, Pier Desiderio
Mauro Moretti
PASOLINI DALL’ONDA, Pier Desiderio. – Nacque nella tenuta della Coccolìa, presso Ravenna, il 22 settembre 1844, dal conte Giuseppe e da Antonia Bassi.
Di [...] L’infanzia e la giovinezza di Pasolini furono segnate dall’azione politica del padre, e dalle materiali conseguenze di questo rientro in Romagna; e poi, nel passaggio dell’unificazione, la permanenza a Milano e a Torino, dove il padre fu governatore e ...
Leggi Tutto
Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] e studi, soprattutto la cronologia relativa alla permanenza di A. sulla sede episcopale, che in ottimi rapporti con Girolamo, il quale interpretò la brevità del suo episcopato come un segno che Roma non meritava un vescovo così insigne (cfr. Girolamo ...
Leggi Tutto
(detto Rino). – Nacque a Milano il 13 luglio 1895 da Giovanni Battista, cocchiere, e da Luigia Zigiotti (Ziggiotti o Zergiotti): Rimasto orfano di entrambi i genitori, crebbe in una famiglia di umili origini.
Non [...] segno di condanna alla politica antisemita del regime. Sebbene il federale avesse chiesto la sostituzione del direttore del e sicurezza, b. 162, ad nomen; ibid, Gabinetto, Fascicoli permanenti, Prefetture e prefetti, b. 6bis, f. 151; ibid, Casellario ...
Leggi Tutto
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...