FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] utensili) e una parte del vitto (tre spese di pane e vino al giorno) per i primi quattro mesi di permanenza alla corte. Concluse positivamente l'egida del card. Antonio Barberini e quindi prima della morte di papa Urbano VIII (1643) che segnò il ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] punto di vista ecumenico la sessione del 7 dicembre segnò l’apice del concilio con l’eliminazione dalla memoria 519-525). Morì alla sera del 6 agosto 1978, nella residenza pontificia di Castelgandolfo, dopo un giorno di permanenza a letto. L’11 fu ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] a Calais, Amiens, Rouen, Parigi (con una permanenza di circa due settimane, dalla sera del 27 giugno all'11 luglio) e poi a non da persone che abbiano lunga e squisita esperienza […] a segno che io, sebbene mi sono passate per le mani molte occasioni ...
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PIAMONTINI, Giuseppe
Dimitrios Zikos
– Nacque il 3 gennaio 1663 nella parrocchia di S. Michele Visdomini a Firenze, figlio del legnaiolo Andrea di Domenico e di Caterina Angiola Farsi (Bellesi, 1991, [...] del modello in cera a Firenze nel febbraio del 1677 (pp. 253 s., docc. 103-104, 116-120), durante la permanenza era ancora studente è segno che egli combinò precocemente talento e ambizione.
Verso la metà di ottobre del 1686 Piamontini tornò a ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] permanenza "in castello et roca de Milan": le scorte alimentari sono ormai all'esaurimento e i "fanti" danno segno effetti, è così che avviene. Giunto a Milano sul far della sera del 10 marzo 1533 per ripartirne il 14, Carlo V si limita ad accennarne ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] la novità. Nessun'altra notizia lega la permanenza a Roma del M. alla successiva attività editoriale, distante circa essere comprovata anche dalle contraffazioni subite a Lione, segno tangibile del successo e della capacità di presa sul largo pubblico ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] plausibile appare una sua ulteriore, forzata e sofferta, permanenza in Sicilia, ove - secondo la sua stessa anche una seconda versione in estratto (Pisa 1825), segna l'avvenuta maturazione del F. economista; in una terza versione, ampliata e ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] Milano 1992).
Durante la sua permanenza a Parigi il G. si 1915, quando l'Italia entrò in guerra, segno, forse, di una iniziale diffidenza tra il opera cui, dal 1924, il G. aveva dedicato parte del suo tempo libero; il 20 apr. 1933 era stato nominato ...
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MASOLINO da Panicale
Luca Bortolotti
MASOLINO da Panicale (Tommaso di Cristofano di Fino). – Figlio di Cristofano di Fino, che si definisce «imbiancatore» in una portata catastale del 1427, M. nacque [...] nell’ambito dell’imponente azione edificatoria che caratterizzò la permanenza ungherese di Scolari, nulla si è conservato e ben che costituì di fatto il primo segno tangibile a Roma di penetrazione del contemporaneo e «moderno» linguaggio pittorico ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] maestro di cappella napoletano". In realtà, di una sua permanenza o attività a Napoli non si ha nessuna notizia, così 1758. Dopo quest'ultima opera seria, che segnò il culmine della fortuna e del prestigio del D. (per questo lavoro percepì un compenso ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...