COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] a conferma dell'avversione cui egli stesso era fatto segno.
Ai primi di ottobre Florestano Pepe aveva domato soccorso di esuli meridionali bisognosi.
Durante la permanenza in Toscana principale cura del C. fu la stesura e la elaborazione stilistica ...
Leggi Tutto
BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] Ricevette l'ordinazione agli inizi del 1806, avendo differito il termine canonico per prolungare la permanenza a Torino, dove compì, come , mentre spiava in patria e all'estero i segni dell'affermazione del buon senso che "vuol farsi strada qua con ...
Leggi Tutto
DALLA CHIESA, Carlo Alberto
Vittorio Coco
La famiglia di origine
Nacque a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il 27 settembre 1920, da Romano e da Maria Laura Bergonzi. Il padre, di origine emiliana come [...] comandante del gruppo interno. Durante la lunga permanenza nella città che stava diventando il cuore dell’Italia del boom rilievo. Il maggiore fu probabilmente quello messo a segno già poche settimane dopo l’inizio della nuova offensiva ...
Leggi Tutto
GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] un lato, nel segno di una malintesa tutela 1818, in Lettere, I, p. 114). La permanenza a Milano lo aveva comunque fatto entrare in relazione con , p. 159), a cui poteva rivolgersi come al modello del "perfetto scrittore italiano che ho in mente" (a G. ...
Leggi Tutto
Donato Di Santo
José Luis Rhi-Sausi
L'America Latina vive un periodo di forte slancio riformista. La retorica politica in tutti i paesi dell’area riempie la comunicazione con annunci di riforme ‘storiche’ [...] colpisce praticamente chiunque governi e qualsiasi sia il suo segno ideologico e, dall’altro lato, il rallentamento della sudamericana
Uno dei principali limiti dell’America del Sud era la permanenza dei formidabili ostacoli naturali che impedivano ...
Leggi Tutto
DE BERARDINIS, Leo
Laura Mariani
Leone De Berardinis (poi sostituì la D maiuscola con la minuscola) nacque a Gioi, in provincia di Salerno, il 29 dicembre del 1939 (ma fu dichiarato all’anagrafe il [...] su testo di Giuliano Scabia, che segnò anche la fine della collaborazione fra sceneggiata tutta loro. La permanenza a Marigliano finì con e il teatro, Roma 2002; A. Amendola, Per una poetica del molteplice. Dialogo con L.d.B., Salerno 2007; A. ...
Leggi Tutto
GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] di una sua lunga permanenza in Francia (J. di: G.M. Cantarella, La "Vita Beati Romualdi", specchio del monachesimo nell'età di G. d'A., pp. 3-20 secoli XI e XII, pp. 201-216); Musica e segno. Codici miniati e musicali nel millenario della nascita di G ...
Leggi Tutto
BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] del B. era analogo a quello seguito da Lelio Sozzini con Calvino; ma il Martinengo, che durante la sua permanenza Giovanni Sigismondo segnò una svolta nella politica transilvana. Il successore Stefano Báthory confermò (dieta di Torda del maggio 1572 ...
Leggi Tutto
BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] 'attività dominante del B. rimase sempre quella dell'agitatore politico e del giornalista. Anche durante la permanenza in Italia alle tipografie locali di non stamparlo. La comparsa del giornale segnò comunque un successo dei socialisti e l'inizio di ...
Leggi Tutto
CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] venne introdotto dal maestro Bazzini.
In questi primi anni di permanenza a Milano, il C. compose molta musica di genere il segno dell'eroismo, che appena sfiora il sapido gusto popolaresco che da Ponchielli giunge al verismo pur sfumato del ...
Leggi Tutto
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...