permanenzadelsegno, teorema della
permanenzadelsegno, teorema della stabilisce che, data una funzione ƒ di una o più variabili, se
oppure
esiste un intorno di x0 in cui ƒ(x) > 0 (o rispettivamente, [...] teorema è di capitale importanza, perché permette di stabilire il segno di una funzione osservandone solo il comportamento limite. Per una determinata proprietà solo in un intorno (di raggio imprecisato) del punto in cui è verificata l’ipotesi l ≠ 0. ...
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segnoségno [Der. del lat. signum] [ALG] [ANM] Nome di simb. di operazioni, quindi operatore: + per l'addizione, ╳ per la moltiplicazione, ecc.; i s. + e - indicano se un numero è positivo oppure negativo [...] . fornisce il valore 1 se gli enti hanno s. concordi e positivi, o se gli enti hanno segni discordi, -1 se gli enti hanno s. concordi negativi. ◆ [ALG] Principio di permanenzadel s.: se una funzione f(x) è continua e diversa da zero per x=x₀, esiste ...
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limite
limite nozione centrale nell’analisi matematica a cui vengono ricondotte le definizioni delle altre nozioni fondamentali (→ derivata, → integrale, → serie ecc.). Esprime in termini rigorosi l’esigenza [...] ƒ(x) così definita
il cui grafico è una parabola, privata del suo vertice più il punto (0, 1), si ha che avere ƒ1(x) > 0, e quindi l1 ≥ 0 per il teorema della → permanenzadelsegno). Si ha poi, simbolicamente, l1+∞ = +∞ se 1 < l1 ≤ +∞, l1+∞ ...
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Peano, resto di
Peano, resto di espressione del resto per la formula di → Taylor utile per lo studio locale delle linee. Se una funzione f(x), reale di variabile reale, è continua con tutte le sue derivate [...] è importante perché, se questa derivata è diversa da zero, per il teorema della permanenzadelsegno il resto assume un segno ben definito in un opportuno intorno di x0, consentendo di determinare il comportamento relativo dei grafici della funzione ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] un punto o in un intervallo, valori positivi o negativi. Principio di permanenzadel s. Se una funzione f(x) è continua e diversa da zero .
Numismatica
S. di zecca In numismatica, segno convenzionale, posto di solito nel rovescio delle monete ...
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permanenzapermanènza [Der. di permanente "atto ed effetto del permanere"] [ALG] In una successione di numeri relativi, in partic. in un'equazione algebrica ordinata, il susseguirsi di due termini aventi [...] Regola delle p., di Cartesio: per un'equazione algebrica a coefficienti reali, a₀+a₁x+...anxn, il numero delle p. delsegno nella successione ordinata {ai} dà, oppure supera di un numero pari, il numero delle radici negative, mentre il numero delle ...
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permanenzapermanenza in un polinomio a coefficienti reali, il termine indica il mantenimento delsegno nei coefficienti di due potenze consecutive dell’incognita. Tale mantenimento ha effetti sulla [...] positività delle radici del polinomio (→ Cartesio, regola di). ...
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DEL BUONO, Oreste
Andrea Aveto
– Nacque a Poggio, frazione del Comune di Marciana, sull’isola d’Elba, l’8 marzo 1923, primogenito di Alessandro e Vincenzina Tesei. Dall’unione dei genitori nacquero [...] e riscrittura del proprio corpus narrativo. Il libro segnò l’esordio del progetto quando, un mese prima del lancio della nuova testata, la sede individuata per la redazione era già stata inaugurata. Esito involontario della momentanea permanenza ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] lui ("altri del genere così detti da camera abbiam visto; uno che va tuttora benissimo, dopo cento anni: segno di perizia non la caduta del Castello Sforzesco, l'arrivo di Madama Bonaparte e il XIV luglio" (ibid.). Anche la permanenza alla Canobbiana ...
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DEL GARBO, Tommaso
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze verso il 1305 dal famoso medico Dino, di nobile e antica famiglia. Studiò con Gentile da Foligno ma, a detta di F. Villani, "paterni acuminis imitator [...] medici di prestigio dello Studio, per trasferirsi a Bologna.
Della sua permanenza in questa università si sa ben poco; neppure è noto con il segno di Saturno divoratore di figli, in un'opera che si trova unita con gli analoghi scritti del padre Dino ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...