segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] un punto o in un intervallo, valori positivi o negativi. Principio di permanenzadel s. Se una funzione f(x) è continua e diversa da zero .
Numismatica
S. di zecca In numismatica, segno convenzionale, posto di solito nel rovescio delle monete ...
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DEL FEDE, Antonio (Fidei)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1370 da famiglia di modesta condizione.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma sappiamo che ebbe almeno tre fratelli, di cui due, Giovanni [...] tutta la durata di questa seconda permanenza a Firenze fu impegnato in una grado di magister, segno questo che egli aveva di Firenze, Conv. soppr., 113, n. 82: Libro di uscita del convento del Carmine di Firenze, 1382-1401, cc. 130, 193v, 213, 249v, ...
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ADRIANO IV, papa
Paolo Lamma
Nicola Breakspear nacque tra il 1110 e il 1120 ad Abbot's Langley, non lontano dall'abbazia di St. Albany, presso Verulamio, nell'Hertfordshire. Secondo taluni, Nicola sarebbe [...] accordi e a non cedere terre ai Greci; durante la permanenzadel Barbarossa nell'Italia settentrionale si erano avute, e ancora erano come quella del servizio di scudiere reso dal sovrano al pontefice, venivano messe in discussione: segno indubbio di ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] tipologico significativo, quello legato all'immagine dell'agnello e al tema delsegno: l'agnello immolato nella notte dell'esodo e il suo Maria Maggiore di una c. stazionale. Quanto alla permanenza della c. sulla mensa, subordinata alla sola durata ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] contrastava con le fosche attitudini alla violenza politica che avevano segnato la storia della sua patria ancora in tempi recenti.
soltanto all'età, ma anche alla durata della permanenzadel porporato nel Sacro Collegio, misurata secondo il numero ...
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BARBO, Marco
Germano Gualdo
Nacque a Venezia, sul principio del 1420, da Marino di ser Marco e da Filippa della Riva. Nipote di Ludovico e lontano parente di Pietro. che divenne papa col nome di Paolo [...] B. di assumerne il govemo, ma egli rifiutò. A Vicenza la permanenzadel B. fu breve, perché Paolo II lo volle a Roma al suo di voti, chiaro segnodel favore che egli incontrava presso i membri del Sacro Collegio più solleciti del bene della Chiesa. ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] insegnamenti del Buddha storico nel corso dei circa diciassette secoli di permanenzadel buddhismo sopra]. L'inferenza per sé stessi conosce un oggetto tramite un segno che è triplice". Il segno (liṅga) è una proprietà A presente nel locus che serve ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] , nell'impero ottoniano. M., che non porta su di sé segni distintivi e non è accompagnata da alcun titolo, è avvolta da stretta relazione con la Blacherniótissa. La mancanza del clipeo, ma la permanenzadel Bambino davanti al seno, può, a volte ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] conclusione nel 1989: sono state le elezioni del 1994 a segnare definitivamente la scomparsa dei tre partiti di massa frenate dalla permanenzadel ‘fattore K’. Non a caso, l’abolizione delle preferenze multiple, a seguito del referendum del 1991, ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...