Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...] corrisponde, all’equatore, a una velocità di ≃2 km/s. Il periodo di rotazione sidereo è di 25,6 giorni all’equatore, di 26,6 .
Nel caso del greco ῾′Ηλιος, del romano Sol, del vedico Sūrya è da notare che la nozione primitiva di «sole», che ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] arcaiche sui poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»), traspare l’opinione che tutte diffuso, in concorrenza con i nascenti l. a oggetti che vengono periodicamente proposti. Uno dei più diffusi di questi l. a oggetti è ...
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Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, [...] ).
1.2. La L. nel mito e nel culto
La periodica crescita, diminuzione, scomparsa e ricomparsa della L. è alla base di Thot, la greca Artemide, l’italica Diana, o Giunone Lucina, il vedico Soma – si può parlare solo di uno sfondo o di elementi lunari ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] corrispondente, in quanto bevanda inebriante, del soma vedico e dell’idromele degli antichi Germani (legati ambedue a −1,4) e il suo diametro angolare (da 50″ a 31″). Il periodo del suo moto di rivoluzione intorno al Sole è 11,86 anni. Ha un diametro ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] dell'Atharva, ancorché posteriore a quella degli altri tre libri vedici, non risale a meno di dieci secoli avanti l'era asse, la quale compie un intero giro da ovest a est nel periodo di poco meno di 24 ore di tempo medio (circa quattro minuti ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] tempo, cioè occupa un determinato luogo, e un determinato periodo di tempo, che vien fissato dal ciclo delle feste. "recinto sacro", da τέμνω "taglio"). Il sacrifizio indiano antico (vedico) era offerto all'aria aperta su un posto scelto a tale ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] Sakya, forse vantando una discendenza dal ceppo vedico dei Gotamidi, amavano fregiarsi dell'appellativo di a un'età anteriore al sec. IV a. C.): 1. Notizie biografiche sul periodo anteriore alla pabbajjā o ritiro dal mondo: Dīgha, XIV, trad. in S( ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] una parte e col lituano dall'altra. Come il greco, il vedico, oltre a brevi discendenti e lunghe ascendenti (p. es. . Il regno di Gallieno (253-268) si può considerare come il periodo nel quale l'uso dell'apice declina fino quasi a cessare del tutto ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] gāthica per il quale essa si pone sullo stesso piano della lingua vedica, si debba far risalire la vita di Zarathustra e l'origine che non mira a ricostituire il significato complessivo di un periodo o di una strofa, bensì solo quello di ciascuna ...
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. Il celebre storico, poeta e statista islandese Snorri Sturluson (1178-1241) aveva composto, probabilmente tra il 1222 e il 1231, un manuale di arte poetica, al quale non è certo che egli stesso desse [...] , che sembrano quasi riecheggiare i rapimenti del cantore vedico dinanzi agli splendori di Ushas. Dalla più antica da tutti i critici ritenuto il più recente tra i canti eddici: del periodo in cui essi furono fissati con la scrittura, dopo il 1200. È ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
precativo
agg. e s. m. [dal lat. precativus, der. di precari «pregare»]. – In sanscrito, (modo) p., speciale forma di ottativo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo in uso solo nel periodo vedico; il nome deriva dal fatto che esso era...