Pedagogista e scrittore (Belopol´e, Char´kov, 1888 - Mosca 1939). In contrasto con i pedagogisti del primo periodo rivoluzionario, fautori dell'"educazione libera", M. propugnò una "pedagogia della lotta", [...] quella che egli stesso più tardi denominò "Colonia di lavoro Gor´kij", sorta nel 1920 presso Poltava, per la rieducazione dei bezprizornye, ragazzi che a causa della guerra e della rivoluzione si trovavano abbandonati; i sistemi estremamente rigidi ...
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Scrittore e sceneggiatore cinese (n. Pechino 1949), tra i maggiori interpreti del rinnovamento letterario cinese successivo al periodo maoista. Dotato di un originale linguaggio narrativo, si è affermato [...] "trilogia dei re".
Vita
Figlio del critico cinematografico Zhong Dianfei, A. ha condiviso, nel corso della Rivoluzione culturale, la sorte di migliaia di studenti inviati da Mao Zedong in campagna a lavorare la terra. Tornato a Pechino nel 1978, è ...
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Pseudonimo della scrittrice cinese naturalizzata inglese Rosalie Elisabeth Kuanghu Chow (Xinyang 1917 – Losanna 2012). Negli anni Trenta e Quaranta ha studiato Medicina tra Pechino, Bruxelles e Londra. [...] In quel periodo ha pubblicato il romanzo d’esordio Destination Chungking (1942, Destinazione Chungking), ma ha raggiunto la storici cinesi tra la caduta dell’Impero e la rivoluzione comunista. Autrice di numerosi saggi sulla Cina (Wind in the tower – ...
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Patriota e scrittore (Roma 1838 - ivi 1915); prese parte alle campagne del 1859, del 1860, del 1866 e a quella garibaldina del 1867 nell'Agro romano. Fu più volte deputato: 1880-86, 1890-95, 1904-09. Della [...] del Risorgimento (I racconti del maggiore Sigismondo, 1908-09) e studî monografici su quel periodo (Ciceruacchio e Don Pirlone, 1894; Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana, 3 voll., 1908-11) ben documentati, ma criticamente carenti: difetto comune ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] aveva intaccato tradizioni secolari e, di conseguenza, aveva determinato "una rivoluzione della mente, una svolta intellettuale" l'impermanenza della lingua e l'incombere di un vuoto di comunità. In questo periodo vi è stata anche una fioritura della ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] la definizione del 20° secolo, dopo la fine del periodo delle guerre mondiali, come epoca della storia universale: appare duplice. È attraversato dalla rivoluzione intellettuale, tecnica, economica che, alla maniera di una forza cosmica, trascina l' ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] modernizzazione gli ha permesso di raggiungere, a oltre trent'anni dalla 'rivoluzione dei garofani' (1974) , sono molti gli autori ormai consacrati, i quali, concluso il periodo delle numerosissime avanguardie e dei movimenti, a cui più o meno ...
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METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] poesia) d'un testo. Restano significativi, del periodo considerato, letture di gusto, come quelle di G. De Robertis (l'ottava del Poliziano a sistema. Così è ipotizzabile che la rivoluzione metrica novecentesca indurrà nel lettore una nuova competenza ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] e G. Greene; coniugò la rivoluzione socialista con l'esistenzialismo, come tentarono di fare A. Camus, Sartre, A di genere (giallo e poliziesco, soprattutto) da fenomeno di nicchia è diventato oggetto di consumo, ribadendo l'inclinazione del periodo ...
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SARTRE, Jean Paul (App. II, 11, p. 789)
Giuseppe Bedeschi
Scrittore e filosofo, morto a Parigi il 15 aprile 1980. Nella sua opera, strettamente intrecciata all'attività in campo politico, è passato da [...] socialista" e alla repressione della rivoluzione ungherese. In questo periodo S. manifesta simpatia per l' un monumentale studio su Flaubert, in forma di biografia socio-psicanalitica, frutto di un decennio di lavoro, numerose stesure e una completa ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., con riguardo a fenomeni che ripetano certe...